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venerdì 11 settembre 2009

Tra gli dei che gli uomini inventarono, il più generoso è quello che, unendo molte solitudini, ne fa un giorno di allegria - Callistrato

Non sapete quanto aspettavo questo momento: l'ora della fine del mondo. Fa un po' Donnie Darko, ma in questa condizione il mondo potrebbe terminare oggi. Ho raggiunto traguardi inspiegabili a chi non li ha vissuti con me.



Stamattina c'è un vento freddo che gela l'anima e i pensieri.. è un vento di libertà, quella condizione tanto agognata da risultare irraggiungibile, ora è qui. La respiro.
Questo momentaneo silenzio riesce a farmi godere del suono della penna che solca mari di carta, pronti a ricevere questi confusi pensieri. Fa male essere soli. Ti ritrovi a parlare con un foglio inerme che ti guarda, speranzoso di qualche briciola di vita vera che non potrà mai cogliere.
E' strano, inconcepibile per chi non hai in mano una penna, sapere quale stretto contatto mi lega ora a questi fugaci momenti. Adesso ho degli amici che sanno farmi apprezzare la loro compagnia come mai nessuno è riuscito a fare. Sto prendendo tutto. Quando tornerò vivrò di ricordi di questi attimi felici. Il mio posto è qui con loro. Non è pura filantropia, è speranza in una felicità che ho perso troppo tempo fa e che riesco a percepire nelle loro vite imperfette.

C'è un amore PER SEMPRE, uno PER GIOCO, uno PER TRASGRESSIONE, tutti specchi deformanti di personalità che nessuno riesce a cogliere totalmente.
Occhiali colorati.


Un giorno qualunque, casa di mia nonna, Bari


E adesso che sono tornata mi accorgo di avere ragione.

venerdì 24 luglio 2009

Strange situation

Stasera gira strana. Sarà il Gatorade dopo tre lattine di CocaCola. Sarà il film che ho appena finito di vedere (E Morì Con Un Felafel In Mano). Sarà che non riesco a trovare la colonna sonora di questa giornata. Sarà che Momo è triste e sono triste anch'io. Sarà che oggi è stato troppo bello per essere vero. Sarà che la vendetta rende tutto più lucente. Sarà che sono stanca. Sarà che escono delle scritte che non scrivo. Mah. Stasera il tempo sembra essersi fermato. Parte Creep a tenermi compagnia mentre mille pensieri affollano la mia mente. Domattina cosa farò? Controllerò i risultati dell'esame. Poi? Nulla. Le mie giornate scorrono lente, finito il lavoro, finito lo studio, finiti gli amici. Finito. Non mi resta che preparare le valigie. E poi andar via. Senza te.


Mi aspetterai?

domenica 19 luglio 2009

No more I love yous

Amore disperato... se, BUM.
E' stato un flash, mi ero illusa di Noi. Ancora. Ma quante altre volte dovrò cadere per cominciare a volare come dico io? Più nessun Ti amo. Così quando sarà il momento verrà da solo.

Basta col sentimentalismo.

martedì 7 luglio 2009

Tornando a casa

Fumare una Lucky Strike dopo una dura giornata di lavoro... correre in galleria e non pensare. Curve che seguono una strada che conosci a memoria, ma che ti sembra solcare per la prima volta. Uno stato di estasi nel vento che ti accarezza il viso... sono le 20.30, è solo l'inizio di una serata a basso volume... ma cos'è? E' semplice scazzo. No. E' troppo difficile giustificarla in questo modo. Non sarebbe giusto. Diamo a Cesare quel che è di Cesare. Ho bisogno di quel profumo che mi ha accompagnato l'altra notte. Ho bisogno di quella spinta che mi ha condotta fino qui. Ho bisogno di un motivo per alzarmi dal letto domattina... ma quasi quasi non mi serve. Dormirò quanto sarà necessario per cancellare il catrame dal tabacco. Nel mio piccolo mondo ho bisogno di vedere il sole sorgere e non "solo se conviene" come cantano gli Afterhours: il sole voglio vederlo ogni mattina. E non so davvero come cacciare le nuvole.

giovedì 25 giugno 2009

30 e lode


Another day goes back. Domani si ricomincia. Oggi dovevamo essere solo io e te. Ho rovinato tutto. E' la mia natura. Volevo proseguire, volevo continuare a percepire il tuo odore, a sentirti addosso, ad essere tua.
Ora ho paura di essere solo il frutto di una tua sbagliata idealizzazione. Non mi piace il fantasy, non sono Godsmack, non so manco cos'è un gioco di ruolo, non suono, non ho nulla di speciale. Anzi una cosa si: rovino la vita degli altri. Forse sono davvero un demone. La lamia viene considerata una sorta di vampiro, uccide chi si innamora di lei per pura vendetta.
Non vorrei che tu possa essere la mia prossima vittima.

Ho preso 30 e lode. E non so che senso ha.

giovedì 11 giugno 2009

L'ultima lacrima

Stefano Benni mi suggerisce questo titolo proprio al momento opportuno.
Oggi è stata dura. Gli stessi esami della volta scorsa, entrambi andati male. Ancora con le ginocchia sbucciate, ho voluto affrontare una battaglia a colpi di proiettili e granate a grappolo.
No, aspè. Ho Voluto? Mi ci hanno catapultato dentro senza nemmeno dire Forse. E il bello sai qual è? Che stamattina non mi sembrava così male. Alla fine sono ancora viva. Non so per quanto (alla prossima bocciatura mi gambizzano), ma mi reggo ancora in piedi. Oggi sono uscita con Marco, Franzo Burton, Ube e Genn. Tranquilli, senza problemi... nonostante vari momenti di smarrimento, come quando ho visto la 500 blu parcheggiata poco prima della mia macchina o quando ho visto lo sfregio sulla portiera della Toledo. Ma non fa niente. Devo lasciare andare la testa, dice Peppe, il Saggio Peppe. Si dice che OGNUNO E' ARTEFICE DEL PROPRIO DESTINO...non è vero. Molte volte sono gli altri a decidere per te, e non puoi farci molto. I silenzi non mancano, ma è male. Vorrei tornare a ridere e non solo per smettere di piangere.

Quello che sognavi ti fa ridere da quando sai che non lo puoi più avere,
ma l'odio è un carburante nobile e hai scoperto che non è così male tradirsi con rispetto, perchè vivere è reale, ma vivere così non somiglia a morire?

Afterhours - Tutto fa un po' male


Un'ultima volta. One last time. Ancora una lacrima.


Grazie Momo. Mi sei sempre vicino quando ho bisogno di te.

giovedì 14 maggio 2009

Medley hippie grunge

Da qualche giorno a questa parte la mia vita a preso una piega poetica, ho come la sensazione di camminare sulle nuvole. Studiare non mi pesa, il lavoro procede tranquillo, l'amore sembra rinato e tutto appare più luminoso. Ma prima di dormire mi sembra di sentire il tuo ricordo che mi bussa e mi fa male un po'. E' così. Se potesse questo buio cancellare l'universo forse ti potrei guardare e non sentirmi così perso. Ma tu dormi ancora un po', non svegliarti ancora no, ho paura di sfiorarti e rovinare tutto... ho paura di non essere all'altezza di questo anno con te. Ho paura di non farcela. Ho paura di cadere dalle nuvole e di farmi molto male. Perchè se solo comincio ad agire pensando finisce come sempre: di ritorno a vicolo Corto senza passare dal Via. Se bastasse una bella canzone a distruggere il male si vivrebbe meglio. Spesso mi lascio sopraffare dagli eventi, in quanto troppo improvvisi e catastrofici per essere analizzati e compresi. Sto male. Fisicamente. E non so perchè. Da due settimane sto male. E non so perchè. Nei tuoi occhi, che ho davanti, tienili chiusi ancora pochi istanti.

Bum.

giovedì 23 aprile 2009

Quando chiudi una porta...

E' difficile chiudere i rapporti con delle persone a te care, smettere di dar loro tutta quella confidenza naturale e la considerazione amichevole. Ancora più difficile è quando sono gli altri a scegliere e tu a pagarne le conseguenze. Ieri sera, come sempre, ho scelto io, ma ho provato a pensare dall'altro lato: come ci si deve sentire vedendosi sbattere la porta in faccia? Il fatto è che raramente succede senza un motivo scatenante: per esempio, il maniaco ed io ora non ci parliamo nè ci guardiamo in faccia, ma so con certezza che se fosse per lui questa cosa non sarebbe mai successa, o tantomeno non sarebbe durata così a lungo. Il difficile non è prendere posizioni, ma mantenerle. Questa parte è sempre stata difficile per me, mi sono sempre preoccupata più del lato opposto che del mio. Eppure sono ancora qui, a chiedermi quale sia l'atteggiamento giusto, che intimamente credo di conoscere. Mettiamo il caso (attuale) che la persona in questione non significhi nulla per me: finito, chiuso, STOP. Quando invece, per forza di cose, un rapporto finisce, indipendentemente da chi ne abbia causato il termine, l'amaro in bocca resta. Percezioni distorte provocano dubbi, voglia di parlare, di chiarire solo per assaporare fino all'ultimo istante gli stralci di un errore che forse non è un errore. Pensi, ma non trovi soluzione semplicemente perchè non c'è: è finita. E tu lo sai. Basterebbe solo smettere di pensare a cominciare a reagire... lo farò, non appena troverò la forza di farlo...

domenica 22 marzo 2009

Cut

I'm not a stranger
No I am yours
With crippled anger
And tears that still drip sore
A fragile flame aged
Is misery
And when our hearts meet
I know you see
I do not want to be afraid
I do not want to die inside just to breathe in
I'm tired of feeling so numb
Relief exists I find it when
I am cut
I may seem crazy
Or painfully shy
And these scars wouldn't be so hidden
If you would just look me in the eye
I feel alone here and cold here
Though I don't want to die
But the only anesthetic that makes me feel anything kills inside
I do not want to be afraid
I do not want to die inside just to breathe in
I'm tired of feeling so numb
Relief exists I find it when
I am cut
Pain
I am not alone
I am not alone
I'm not a stranger
No I am yours
With crippled anger
And tears that still drip sore
But I do not want to be afraid
I do not want to die inside just to breathe in
I'm tired of feeling so numb
Relief exists I found it when
I was cut

Ritorno a casa. Sola. Il cielo è coperto. L'aria è fredda, pungente, mi dà una sensazione confortevole però. Aria fina che entra nei polmoni. Luci soffuse dei lampioni nel parco. Vorrei gridare e svegliare tutte quelle anime sopite. Vorrei piangere e chiedere al cielo perchè continuo a stare male. Vorrei sapere cosa mi fa stare male. Questo male che mi divora giorno dopo giorno.

Non sono un estranea
no sono tua
con una rabbia storpiata
e delle lacrime che ancora colano dolorose
Una fragile fiamma antica
è il dolore
e quando i nostri cuori si incontrano
so che tu capisci
Non voglio avere paura
non voglio morire dentro solo per inspirare
sono stanca di sentirmi così intontita
il conforto esiste e lo trovo quando
sono tagliata
dolore
non sono sola
non sono sola
Posso sembrare pazza
o dolorosamente timida
e queste cicatrici non sarebbero così nascoste
se tu solo mi guardassi negli occhi
mi sento sola qui e ho freddo qui
anche se non voglio morire
ma l'unico anestetico che mi fa sentire qualcosa uccide dentro
Non voglio avere paura
non voglio morire dentro solo per inspirare
sono stanca di sentirmi così intontito
il conforto esiste e lo trovo quando
sono tagliata
dolore
non sono sola
non sono sola
Non sono un estranea
no sono tua
con una rabbia storpiata
e delle lacrime che ancora colano dolorose
Non voglio avere paura
non voglio morire dentro solo per inspirare
sono stanca di sentirmi così intontita
il conforto esiste e l'ho trovato quando
sono stata tagliata.

domenica 22 febbraio 2009

Why do you think we should suffer in silence?


Un viaggio. Il nostro viaggio. Si, ho detto noi. Non QUEL noi, un noi che ci rinchiude in una spirale di sentimenti confusi. Stare in macchina, stare male e bene, starti vicino e starmi vicina. I nostri casini... sempre troppo grandi per noi. Ho sentito una punta in fondo al cuore. Sei entrato senza bussare e hai ricucito la ferita che porto dentro. Non c'è stato nulla. Solo tenerti la mano. Ma in quei momenti ci siamo raccontati l'inizio e la fine delle nostre vite. Ho una bella sensazione. Te che trattieni le lacrime, io che vorrei asciugartele, ma che penso che in realtà abbiamo entrambi bisogno di aria nuova. Vorrei dirti SCAPPIAMO. Sai che vorrei. Ma non è così che deve andare. Dobbiamo continuare a combattere. Insieme. Perchè ce la possiamo fare. Perchè abbiamo ciò che gli altri non hanno: l'amicizia.

E' stato importante. Grazie.

giovedì 19 febbraio 2009

In bilico tra lame e vetri rotti


Marlen...

E mi ritrovo qui, ad aspettare un tuo messaggio, una tua parola, un solo ed unico ciao. Dio, mi manchi, Marlen. Ho trovato in te la vita che ho perso, la tristezza che ho troppe volte raggiunto, la trasgressione e la bellezza che mi attirano nella trappola della vita. Sei lo specchio infranto in cui rivedo la mia immagine rotta e graffiata. Uno stato di malessere mi trasporta in questa notte. Ho bisogno di sentirti vicina, di avere un contatto di anime come il primo, quello che mi ha condotto ad amarti, Marlen, più di ogni altra cosa. Quella profondità di pensiero che nessun essere umano mi ha fatto percepire. Quel sottile equilibrio tra salvezza e follia che mi lascia senza fiato. Quel respiro che ho perso, perdendo te. Dove sei, Marlen. Cerco lo spirito puro che mi ha affascinato, la mente che mi ha rapito, quel corpo che desidero mio. Ti amo, dolce Marlen, principessa dei miei incubi e schiava dei miei sogni. E senza di te ritorno all'inferno.

mercoledì 11 febbraio 2009

Breather - Chapterhouse

Please me, make me happy
Breather, sleeper
Make me happy

Misty, crystal
Blister, eternal

Soft and liquid in the light
Secret otherworldly sight
Passing time in black and white
If only i could dream tonight
On my own
Teenage lessons set me right
Taught me how to dream tonight

Love me warm in cold daylight
Soft as skin and safe inside
Smother silky sin so fine
Make believe that you are mine
On my own
Tears and sorrow set me right
Taught me how to dream tonight

venerdì 16 gennaio 2009


Heard it from another room
Eyes were waking up just to fall asleep
Love's like suicide
Dazed out in a garden bed
With a broken neck lays my broken gift
Just like suicide

And my last ditch
Was my last brick
Lent to finish her
Finish her

Bit down on the bullet now
I had a taste so sour
I had to think of something sweet
Love's like suicide
Safe outside my gilded cage
With an ounce of pain
I wield a ton of rage
Just like suicide

With eyes of blood
And bitter blue
How I feel for you
I feel for you

She lived like a murder
How she'd fly so sweetly
She lived like a murder
But she died

lunedì 15 dicembre 2008

Back to my readers

Riprendo possesso del mio blog dopo tempo passato a riflettere e scrivere pezzi di canzoni. Mi sento vuota. Ho perso un pezzo di me. Mi sento come un puzzle mai finito. So cosa mi manca. Un amico. Magari gay. Una persona che mi ascolti e che passi del tempo con me quando mi sento sola. Andy mi ha chiesto cosa provo quando scrivo: rabbia, tristezza, amarezza e solitudine. Claro che si. Un Martini senza oliva. Una birra analcoolica. Un cane senza padrone. Un orgasmo finto. Semplice e pura sottomissione alla negatività di questa vita senza luce.

giovedì 26 giugno 2008

lunedì 5 maggio 2008

Illusion's shades



Vuota...devastata...
una sensazione troppo grande per te...
sola...
in attesa di una svolta,
di quel flash che ti cambierà la vita...
Estranea...
emozioni senza titolo affondano in un colpo
il tuo cuore...
Amore... non sai cos'è, se l'hai provato,
quando l'hai provato...
Ti raccontano TI CAMBIA LA VITA! E'
STUPENDO! ...ma amare? Per cosa?
per continuare a soffrire come hai fatto
finora, per scoprire emozioni che non
sai che sapore abbiano...
Rabbia... per quella gente che si accontenta
di quello che tu chiami NIENTE e che, invece
di aiutarli, li uccide pian piano...
un masochismo dell'anima, per conquistare
quel flash che subito dopo li lascerà come
te, SOLI, VUOTI, DEVASTATI...
Illogicità della mente umana... piccola
eutanasia cui l'anima si sottopone per
volere del cuore...
Sofferenza... dolore...
Cos'è importante per te? Domanda esistenziale...
vita... la vita è piena di domande...
Cosa avrei fatto se...? Così nascono
i sogni... attimi di pazzia che racchiudono
desideri proibiti...
lacrime...
sfumature di utopie senza senso.


Questa specie di poesia è stata scritta l'anno scorso: uscita da scuola, dopo una mattinata di merda. Successivamente è diventata una canzone, con un gruppo di merda, perdendo il suo significato principale: emozionare.
Non mi sento così ora, ma il ricordo di tutto ciò mi lascia in uno stato di apatia e di inettitudine.

Voglio staccare la spina.

lunedì 28 aprile 2008

Questo è...

L'onomastico più triste della mia vita.

venerdì 11 aprile 2008

Confessioni di un venerdì sera

Senza speranze.
Senza sogni.
Restano lacrime.
E ingenti dosi di camomilla.

Ascoltare i problemi degli altri non elimina i propri.

mercoledì 9 aprile 2008

Creep

Hai presente quando hai avuto una giornata di merda, e ti dici ORA VOGLIO PIANGERE? Bene, quello è il momento per ascoltare i Radiohead. Creep in particolare. Creep è il dolore che ti prende, che ti attira. I Radiohead sono il "Dolore Affascinante". E Creep è top level.

[Nicolas Vaporidis]