giovedì 23 aprile 2009

Quando chiudi una porta...

E' difficile chiudere i rapporti con delle persone a te care, smettere di dar loro tutta quella confidenza naturale e la considerazione amichevole. Ancora più difficile è quando sono gli altri a scegliere e tu a pagarne le conseguenze. Ieri sera, come sempre, ho scelto io, ma ho provato a pensare dall'altro lato: come ci si deve sentire vedendosi sbattere la porta in faccia? Il fatto è che raramente succede senza un motivo scatenante: per esempio, il maniaco ed io ora non ci parliamo nè ci guardiamo in faccia, ma so con certezza che se fosse per lui questa cosa non sarebbe mai successa, o tantomeno non sarebbe durata così a lungo. Il difficile non è prendere posizioni, ma mantenerle. Questa parte è sempre stata difficile per me, mi sono sempre preoccupata più del lato opposto che del mio. Eppure sono ancora qui, a chiedermi quale sia l'atteggiamento giusto, che intimamente credo di conoscere. Mettiamo il caso (attuale) che la persona in questione non significhi nulla per me: finito, chiuso, STOP. Quando invece, per forza di cose, un rapporto finisce, indipendentemente da chi ne abbia causato il termine, l'amaro in bocca resta. Percezioni distorte provocano dubbi, voglia di parlare, di chiarire solo per assaporare fino all'ultimo istante gli stralci di un errore che forse non è un errore. Pensi, ma non trovi soluzione semplicemente perchè non c'è: è finita. E tu lo sai. Basterebbe solo smettere di pensare a cominciare a reagire... lo farò, non appena troverò la forza di farlo...

1 commento:

Franniecine ha detto...

ti capisco, era anche una mia difficoltà generale mantenere una posizione, non per quanto riguarda un'idea ma più che altro mi è sempre stato difficile fare 'l'offesa' per farti capire.. ma mantieni le tue cazzo di posizioni quando pensi che sia giusto, come sto facendo io, penso ti convenga.. e non so scrivere e sai perchè? 1-ho un'isteria pre ciclo e sono più confusionaria del solito 2-mia madre urla che devo andare a mangiare o.o

luv ya