giovedì 27 marzo 2008

Quindici anni e poi... è già finita...*

E' da stamattina che ci penso. Enzo che mi fa: "Sei con la testa da un'altra parte, a che pensi?". Ecco, a che penso: penso che ho perso un sacco di opportunità. Enzo, sai cosa ho fatto prima di salire a casa? Ho gridato un forte Vaffanculo a quella finestra che tre anni fa guardavo ansiosa. Uno sfogo. Per una persona che mi ha fatto stare male per un anno. Quell'anno delle prime esperienze che mi sono giocata al lotto. Non so che mi prende, ma me la prendo con lui. Non mi ha fatto niente, tu lo sai, ma sento di dovermi riprendere quella dignità che gli ho permesso di calpestare senza ritegno. Non lo odio. No, Davide, puoi stare tranquillo. Non ti metterò sotto con la macchina. Ma un po' di rancore c'è, covato negli anni, con i torti e le discussioni in cui pretendi di aver ragione. Perchè proprio ora? Perchè ora mi rendo conto di aver perso tempo. Mi sarei potuta innamorare altre mille volte. Avrei potuto vivere la vita che mi sono negata aspettando su quelle scale. Avrei risparmiato i soldi dei regali. Non mi hai lasciato nessuna emozione. Quella che tu chiami "cottarella infantile" è stato il primo battito del mio cuore. E non è stato altro. Un cuore che batteva invano. Senza una vita per cui esistere.

Tutte le persone che conosco hanno vissuto quel periodo come Indimenticabile. Sono l'unica ad aver dedicato un periodo alla clausura senza aver preso i voti.


Scusa, ma avevo bisogno di sfogarmi. Spero che capirai.

Malinconicamente vostra,
Vix

*Cit. "Mauro e Cinzia" di F. Baccini

lunedì 24 marzo 2008

Natale con i tuoi, Pasquetta con i Punkabbestia

Eccoci qui, a fare la cronaca di una giornata assurda: un giorno intero con i miei amici, i miei fratellini e il mio amore. Abbiamo passato, a mio parere, una giornata indimenticabile: eravamo davvero carichi, abbiamo cucinato per un esercito ed abbiamo fatto casino. Al ritmo di Nirvana, Alice in Chains e co. abbiamo cantato, urlato, bevuto (anche troppo) e ci siamo divertiti. Ad un certo punto Enzo si è addormentato ed io ho raggiunto Frico sul divano. Abbiamo parlato per più di un'ora: lui mi raccontava delle sue avventure e sventure ed io giocherellavo con i suoi ricci *_* (che, fra l'altro, mi faranno diventare una maniaca). Concludendo, al piccolo Frico ho dato una mano ed ho soddisfatto il mio diletto con i suoi capelli. L'Elfo era messo un po' peggio, ma alla fine sono riuscita a dare una mano anche alla sua autostima, non del tutto, ma ci ho provato. La bella Eleonora ha provato a rievocare vecchi fantasmi, ma non c'è stato pericolo: ho scampato anche questo. L'unico neo è stato con Enzo, che purtroppo non ho saputo rallegrare... anche se, a modo mio...
Vabbè, lasciamo perdere i particolari (che Frico, con grande perspicacia nonostante fosse ubriaco, ha sagacemente carpito) e torniamo a noi: nessuna persona indesiderata, tante Guest Star tra cui Phlexo, che ci ha dato l'onore della sua presenza nel pomeriggio, e quello che ormai è il miglior amico di Enzo, Lupo, un pastore tedesco di un metro per uno e mezzo, con il quale ha condiviso momenti indimenticabili...


Non ho parole... in ogni caso, ci siamo divertiti... molti di noi sono tornati a casa stravolti: chi con gli attacchi di isteria, chi con la nausea, chi con la tosse (come la sottoscritta...) ma nonostante tutto è stata la Pasquetta più Punkabbestia della mia vita!

Cin cin!

lunedì 17 marzo 2008

Abulicità repressa

Sono troppo stanco di compromessi. O forse sono troppo stanco e basta.
[Il vecchio Alex D.]



Quando questa vita smetterà di essere così bastarda? Quando ci sarà il capovolgimento di ruoli che da anni aspetto?
Ieri sera è stata una serata magnifica. Ho ritrovato l'amicizia di Enzo, abbiamo parlato fitto per due ore almeno, non ricordo neanche di cosa. Siamo stati bene. Mi serviva rinsavire da quest'ansia. Risalire e cercare di ignorare la brutta gente che continua ad attaccarmi. Ritornare a sorridere, parlare ed essere me stessa. Non ce la posso fare. Con questa gente che mi chiede risultati ed io che non ho voglia di darne. Non mi va. Punto.
Sto assaporando il bello della vita, con Enzo e senza. Anche se questi sassolini dalle scarpe prima o poi dovrò togliermeli. In primis non vedrò quelle quattro facce di cazzo snob della mia classe per più di una settimana (il che già è positivo di per sè); mercoledì arrivano Dado e Ulix, i miei cuginetti e per un po' potremo spettegolare, come le vecchie zitelle, in santa pace; giovedì sera ci sarà la finale al Checkmate degli Anaemyha (che finalmente vedrò live *_*) e sinceramente non vi consiglio di venire a rompere le scatole in quei giorni perchè mi può prendere una crisi di nervi... Uomo avvisato mezzo salvato.


Vix "In ripresa rapida"

domenica 16 marzo 2008

Sindrome del Fotoreporter


Macchina fotografica nuova e tanti soggetti da fotografare. Sarebbe semplice spiegare il mio accanimento nel fare foto a tutta forza, specie negli ultimi tempi. Ma non lo è.
Non si tratta solo della sperimentazione della Canon Powershot A460. E' molto di più.


Aprile: come ogni anno mio padre chiede il trasferimento in Puglia, per tornare alle origini (...quelle dei miei, intendo...). Come ogni anno questo trasfermimento non andrà in porto perchè il suo punteggio non basta. Questa notizia gli scorsi anni mi riempiva di gioia, un altro anno per vivere questa vita, per divertirmi ancora con la mia gente e per sentirmi "A Casa". Quest'anno è diverso. Con qualsiasi risposta andremo via. Non si sa per dove, non sarà la Puglia, sarà il Molise, l'Abruzzo, la Valle d'Aosta, non si sa, ma non resterò qui. E ci sto male. Già da ora: ora che ho trovato dei veri amici. Ora che ho ritrovato il vero amore. Altrove non sarà così. E non voglio che lo sia. Voglio stare qui, e non posso. Non posso fare progetti, sogni, perchè tutto è destinato a svanire poichè legato a questa città di merda... Riconosco che Caserta fa schifo. Lo so. Ne sono pienamente cosciente. Ma è troppo presto... non portatemi via ora che comincio a vivere...

Veniamo al dunque: voglio dei ricordi. Di voi, di queste serate, di questa vita... di quando stavo bene, insomma...


Nostalgicamente vostra,
Vix

lunedì 10 marzo 2008

Photos

Niobe e Malcom erano sotto casa di Doom. Malcom non era molto sicuro di ciò che stavano per fare, ma Niobe aveva già suonato alla porta, sicura che Doom non fosse in casa. La domestica aprì la porta e li riconobbe: "Doom non c'è ma dovrebbe tornare a momenti. Da quanto non vi si vede, state bene? Ma prego, accomodatevi. Se volete, aspettatelo in camera sua."
I due annuirono sorridendo e si recarono nella stanza. Osservarono che la disposizione dei mobili era cambiata, ma qualcosa di più rilevante colpì la loro attenzione: i poster con le immagini di Niobe e Doom, quando erano insieme, coprivano i muri; sorrisi, baci, immagini di due ragazzi felici... Malcom la prese per mano: la fine di un amore troppo breve e troppo grande aveva segnato profondamente il fragile animo di Niobe. Lui lo sapeva, ma non poteva fare a meno di continuare ad amarla, lei, la compagna di una vita, l'eterna amica e confidente, la spalla su cui aveva pianto troppe volte e che Malcom non aveva mai potuto consolare, se non per il male provocatole da Doom, quell'amico di cui si era fidato anche lui. Malcom sapeva che quelle foto sarebbero state il colpo di grazia per la sua piccola amica, quindi prese coraggio e le disse: "Sediamoci sul letto e chiariamo i tuoi pensieri".
Niobe vide dei fogli sulla scrivania e il pc acceso. Lesse l'ultima conversazione con Barbara, il suo ultimo flirt, in cui diceva: "Ti amo cucciola. Sei speciale *.*". Ci era cascata anche lei. Come Barbara e come tante altre, ma pensava che con lei sarebbe stato diverso. E infatti le foto lo testimoniavano. E Doom continuava a mentire.
Niobe riconobbe il rumore della sua auto, ma scendere le scale sarebbe stato troppo rischioso. "La finestra!" disse Niobe, seguita da Malcom che però non sembrava molto convinto: "Sei sicura? Siamo al terzo piano!". "Ma si, sono solo due piani da scendere e siamo giù..." "Veramente sarebbero tre". Niobe lo guardò seccata: "Ma come sei preciso, che ci vuole?!". Intanto Doom scese dalla macchina e li vide. Malcom non sapeva che fare: gli sorrise falsamente e lo salutò con la mano. "O cazzarola! Ha visto anche me?". Ma Malcom non rispose e cominciò a calarsi dalla grondaia. Niobe lo seguì e, una volta scesi, si trovarono faccia a faccia.

domenica 9 marzo 2008

Malinconica tristezza ed euforica felicità

In un mondo che non ci vuole più, il mio canto libero sei tu...

Hai ragione. Anch'io mi sento così. Un rimpianto, una lacrima o solo un triste ricordo mi riporta i momenti peggiori, tanto da farmi pensare di essere sbagliata, di non aver risolto nulla, di vivere solo perchè ci sono cellule che circolano nel mio corpo inerte. Evidentemente è una sensazione comune. Tutto mi sembra relativo e il mondo mi si manifesta nella sua caducità... ma non voglio stare male. Anche se non so cosa mi succede, voglio fregarmene. Ho degli amici che mi vogliono bene: ho solo scoperto la falsità di quelle che si definiscono amiche. E' vero: i ragazzi nell'amicizia ci credono. Perchè non sono ipocriti. Perchè sono leali. E perchè il loro TI VOGLIO BENE è sincero. Come il loro TI AMO.
Ovviamente, quando frequentano troppo spesso le ragazze, divengono falsi, "aristocratici" e bugiardi. Ma è solo un'eccezione. Perchè quando hai bisogno di loro ci sono. In ogni caso. Non hanno la nonna con il ciclo, la cugina che si sposa, il fratello che si prende la macchina... non aspettano nè pretendono di essere accompagnati a casa e non spettegolano. Sono Maschi. Ingenui e teneri. E io mi fido di loro. Gli voglio bene. E ne amo uno, il migliore. E gli chiedo scusa per avergli fregato il titolo.


Il mondo è troppo piccolo per noi...

A presto,
Vix "dalla parte degli uomini"

venerdì 7 marzo 2008

E' nato

http://www.myspace.com/vixlarox

martedì 4 marzo 2008

Profumi di passione

Sei un viaggio che non ha nè meta nè destinazione...

I Sonohra cantano l'amore e mi sento in dovere di ringraziarli: le loro parole mi emozionano ad ogni ascolto e solo attraverso questo testo posso dire cosa provo per lui. Abbiamo trascorso uno dei più belli pomeriggi insieme, lui con le sue carezze, lui con le sue parole.
Non so se avete mai provato a sentire l'odore del respiro di chi amate: è un profumo di dolcezza, passione, un profumo inebriante, ricco di pensieri e parole mai pronunciate. Era tempo che non mi sentivo così: Felice.

Alla faccia di quelle puttane della VB.
Alla faccia di chi mi vuole male.
Alla faccia tua, che non sai.
Alla faccia tua, che non capisci.
Alla faccia di tutti quelli che non si amano come noi.
E alla mia salute.

Qui diciamo che torna il sole, che si esce, che ci si diverte, ma la vera felicità è nell'amore. E il vero amore è felicità. All I Need Is Love. Come i Beatles. E mi lascio trasportare da questa atmosfera hippy new age rilassata e senza problemi... ti amo.

domenica 2 marzo 2008

Cigarettes

E brucio... di rabbia, di follia e di rimpianto.
Lungo una strada che non riconosco,
persa nel buio di una vita senza senso,
brucio... d'amore, di solitudine e di noia.
Guardo la sigaretta fra le mie dita:
brucia anche lei, e quella sarà la sua fine.
Brucio, con un peso nel cuore,
senza lacrime che possano spegnere
questo fuoco che mi arde nell'anima.
Non voglio perderti stanotte, lo sai,
ma la mia vita diverrà cenere, e forse
mi perderai tu per primo...
Brucio, col calore di questo vento
di primavera, senza la pioggia
che spenga questa sofferenza...
mi sento sola, in un mondo parallelo,
lontano da qui, lontano da noi...
come se fossi cenere e fiamme.
Attraverso un oblio di immagini,
suoni e fumo... da domani
ricomincerò a vivere... o volerò,
spazzata via dalla brezza di marzo.