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venerdì 29 maggio 2009

Questo letto...

...ne ha viste di cose.
Ci ho guardato la tv, letto libri, studiato, pianto, riso, fatto il solletico, saltato dalla gioia, sbattuto sopra dalla rabbia, ci ho fatto l'amore, ci ho fatto sesso, ho sperimentato nuove cose, ho dominato gli istinti e sfogato le passioni, vomitato da ubriaca, vomitato da sobria, chattato, scritto post, scritto lettere mai consegnate, scritto sms che mi hanno cambiato la vita, ascoltato musica e silenzio, fissato il soffitto, scritto testi, pensato, sognato, tradito, perdonato, litigato, lasciato amori, incontrato amici...
ma soprattutto dormito.

domenica 22 marzo 2009

Cut

I'm not a stranger
No I am yours
With crippled anger
And tears that still drip sore
A fragile flame aged
Is misery
And when our hearts meet
I know you see
I do not want to be afraid
I do not want to die inside just to breathe in
I'm tired of feeling so numb
Relief exists I find it when
I am cut
I may seem crazy
Or painfully shy
And these scars wouldn't be so hidden
If you would just look me in the eye
I feel alone here and cold here
Though I don't want to die
But the only anesthetic that makes me feel anything kills inside
I do not want to be afraid
I do not want to die inside just to breathe in
I'm tired of feeling so numb
Relief exists I find it when
I am cut
Pain
I am not alone
I am not alone
I'm not a stranger
No I am yours
With crippled anger
And tears that still drip sore
But I do not want to be afraid
I do not want to die inside just to breathe in
I'm tired of feeling so numb
Relief exists I found it when
I was cut

Ritorno a casa. Sola. Il cielo è coperto. L'aria è fredda, pungente, mi dà una sensazione confortevole però. Aria fina che entra nei polmoni. Luci soffuse dei lampioni nel parco. Vorrei gridare e svegliare tutte quelle anime sopite. Vorrei piangere e chiedere al cielo perchè continuo a stare male. Vorrei sapere cosa mi fa stare male. Questo male che mi divora giorno dopo giorno.

Non sono un estranea
no sono tua
con una rabbia storpiata
e delle lacrime che ancora colano dolorose
Una fragile fiamma antica
è il dolore
e quando i nostri cuori si incontrano
so che tu capisci
Non voglio avere paura
non voglio morire dentro solo per inspirare
sono stanca di sentirmi così intontita
il conforto esiste e lo trovo quando
sono tagliata
dolore
non sono sola
non sono sola
Posso sembrare pazza
o dolorosamente timida
e queste cicatrici non sarebbero così nascoste
se tu solo mi guardassi negli occhi
mi sento sola qui e ho freddo qui
anche se non voglio morire
ma l'unico anestetico che mi fa sentire qualcosa uccide dentro
Non voglio avere paura
non voglio morire dentro solo per inspirare
sono stanca di sentirmi così intontito
il conforto esiste e lo trovo quando
sono tagliata
dolore
non sono sola
non sono sola
Non sono un estranea
no sono tua
con una rabbia storpiata
e delle lacrime che ancora colano dolorose
Non voglio avere paura
non voglio morire dentro solo per inspirare
sono stanca di sentirmi così intontita
il conforto esiste e l'ho trovato quando
sono stata tagliata.

giovedì 19 febbraio 2009

In bilico tra lame e vetri rotti


Marlen...

E mi ritrovo qui, ad aspettare un tuo messaggio, una tua parola, un solo ed unico ciao. Dio, mi manchi, Marlen. Ho trovato in te la vita che ho perso, la tristezza che ho troppe volte raggiunto, la trasgressione e la bellezza che mi attirano nella trappola della vita. Sei lo specchio infranto in cui rivedo la mia immagine rotta e graffiata. Uno stato di malessere mi trasporta in questa notte. Ho bisogno di sentirti vicina, di avere un contatto di anime come il primo, quello che mi ha condotto ad amarti, Marlen, più di ogni altra cosa. Quella profondità di pensiero che nessun essere umano mi ha fatto percepire. Quel sottile equilibrio tra salvezza e follia che mi lascia senza fiato. Quel respiro che ho perso, perdendo te. Dove sei, Marlen. Cerco lo spirito puro che mi ha affascinato, la mente che mi ha rapito, quel corpo che desidero mio. Ti amo, dolce Marlen, principessa dei miei incubi e schiava dei miei sogni. E senza di te ritorno all'inferno.

sabato 22 novembre 2008

Follia

Questa cazzo di Coca Cola, con queste cazzo di sottilette a queste cazzo di 00.21.

Merda.
Mi sento una fallita. Sto su Netlog ad aspettare che qualcuno mi commenti le foto. Ma si, buttiamoci via. Cosa vuoi che sia, ci sei solo dentro, pagati il tuo conto e pensaci tu... e bravo a Ligabue che sa sempre cosa dire. Io non ho più un cazzo da dire. Sono qui, scrivo, penso a Buko, penso che la cirrosi epatica lo ha condotto a varie riflessioni sulla propria vita e penso a quelle autrici di merda che si fanno i soldi con Harmony. Per carità, nulla contro Harmony, ma che cazzo, la letteratura del 2000 è questa. Sciacqua e sgasata. Come questa cazzo di Coca Cola. Dannata multinazionale arrapante. E' questo che ci manca. L'idea geniale. Si crea un cazzo di succedaneo sostitutivo di questa merda, ci si fa soldi a palate, si molla tutto e si va in America. A fare che poi? Non lo so, ma tutti vanno in America e ci vado anch'io. Ma siamo dei fottutissimi stronzi, perchè non abbiamo nessuna idea geniale. E beviamo Coca sgasata. Chissà perchè. Siamo troppo stanchi per essere felici.
Sto vomitando parole come se nulla fosse, ed io che stasera volevo ricominciare a scrivere di V e delle sue avventure. Merda.
Che cazzo scrivo a fare? V è solo una speranza. Un ricordo che vuole restare acceso. Una fiamma spenta. Perchè tutti siamo fiamme spente. Meglio bruciare che spegnersi lentamente. E' di Kurt? Boh, me ne fotto. Onore a te, che hai detto questa frase. Onore anche a quello che nel deserto urlava CAVALCA IL SERPENTE strafattissimo di acidi. Lui è uno che sapeva tutto, che voleva morire e ce l'ha fatta. Bravo. E' bello vedere realizzarsi i propri sogni. Che schifo.
Questa rosa rossa è diventata insopportabile. Non appassisce. Se ne frega di questo cazzo di tempo che passa. Stronza, appassisci. Meno male che c'è ancora il mio Cacchiotus. Lui si che mi capisce. Parlare con le piante è terapeutico (per le piante).
Patologico per gli esseri umani, ma vabbè, sto pur sempre scrivendo a gente invisibile nel cuore della notte cose senza senso perfettamente in grado di intendere e volere. Tanto da avere quella cazzo di voglia di urlare che non ho mai messo in atto. Quella di uscire e AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHH!
Polizia, carabinieri, tarantelle insomma.
Cazzo,
Voglio vivere.
Come si deve.
Sto arrancando e non mi sta bene. Fanculo.

Notte.