domenica 30 dicembre 2007

...

Ci tengo a precisare che ogni riferimento a cose, fatti e persone realmente esistenti è puramente casuale. Quindi non rompetemi le scatole.

sabato 29 dicembre 2007

Parte seconda

V uscì dalla camera d’albergo con la seria intenzione di bere un vodka-cola. Mentre si dirigeva nel lungo corridoio illuminato dai faretti, sentì una voce familiare. Poco dopo dalla 318 uscì una sgallettata col trucco sciolto che rideva e che a malapena riusciva a reggersi in piedi. Quando questa se ne fu andata, riconobbe la voce: M. Passò davanti alla sua camera con la porta socchiusa ma non potè fare a meno di guardarvi all’interno. In quel momento M la vide e rise. V affrettò il passo e cercò di scappare. Lui la raggiunse in accappatoio (M era sempre in accappatoio), le afferrò il braccio e le chiese: “Da quando in qua non mi saluti?”. V riflettè: in fondo era troppo tardi. Non poteva permettersi di sbagliare. Con lui poi…

“Da quando ho visto la gente con cui esci… persone colte ed affascinanti…” disse riferendosi alla semi-squillo vista prima. M rise. “Le donne non sono altro che bambole nelle mie mani. Se solo volessi, potrei farti cedere in qualunque momento. Non puoi dimenticare quello che c’è stato fra noi…” e così dicendo, cominciò ad accarezzarle il collo. Dentro di lei i sentimenti si accavallavano e confondevano, ricordi e realtà erano ormai un unico insieme di eccitanti sensazioni. Il respiro di M aveva quel profumo che l’aveva fatta impazzire tempo prima, ed ora era come se tutto fosse tornato… “Sono cambiata, M. Non puoi pensare che dopo ciò che mi hai fatto possa solo pensare di avere con te un qualsiasi rapporto…”. V era decisa. Non gli avrebbe lasciato il tempo né l’occasione di agire. Ma M la pensava diversamente: “Ok, ok, ok. Hai ragione, mi dispiace. Sono stato un cretino. Non avrei dovuto farti del male immotivato. Ma anch’io sono cambiato. Smettiamola di scherzare, io sono innamorato solo di te. Sei l’unica, davvero… V, ti prego. Dammi un’altra possibilità. Io e te siamo fatti per stare insieme…” ed una lacrima gli rigò il viso. V era spaesata. Lui le prese la mano, la baciò con dolcezza e la guardò negli occhi, quegli occhi che aveva visto soffrire, gioire, ridere e piangere. Le entrò nel cuore ricomponendo ciò che aveva distrutto. E V si lasciò trasportare.

Solo per una notte.

Lei si svegliò e l’orologio segnava le 3.27. Andò a farsi una doccia e lui si svegliò. La osservò mentre si asciugava ed accese la tv. “M, non imparerai mai.”. Lei si stese sul letto, si accese una sigaretta e si ricordò di quella persona che aveva fatto soffrire allo stesso modo. Quella persona che non aveva mai smesso di amare. Quel cuore che aveva distrutto per quel cretino che guardava i risultati del campionato al suo fianco. M…che squallore. Vittima di un omuncolo che non merita un centesimo. “M, devo andare.”

“Prendi il mio cellulare e chiama un taxi. Mettilo sul mio conto. Poi ti chiamo, magari ci si rivede, ok?”.

Stronzo.

Il cadavere di M giaceva sul pavimento mentre V lasciava l’albergo, confondendosi tra le migliaia di turisti: aveva finalmente cominciato a seguire il suo cuore.

martedì 18 dicembre 2007

In my dreams...

Nella camera col soffitto azzurro e le tendine di seta lilla, lei lo fissava con aria interrogativa. Le lenzuola nascondevano ancora quel profumo di attimi senza fine, di istinti e passioni, di uomo e donna, di vita. Una leggera brezza sfiorò i loro corpi vicini, stretti in un abbraccio. Le parole di V risuonarono come un dolce suono in equilibrio fra il bene e il male: “Mi ami?”. Lui sembrò scosso da quelle parole, così inaspettate e così profonde. “Ma certo, chery, che ti amo. Come potrei non amarti? Sai di avermi donato la felicità. Il sorriso della mia donna è l’alba del mio giorno… di chi era? Nietzsche forse… o magari gli Eagles…”.

Pensava di essere divertente… non lo era affatto.

In quell’atmosfera, però, anche un clown in bilico sul filo sarebbe stato romantico. La luce del sole filtrava dalla finestra, e, per un attimo, sembrò che il paradiso non fosse più tanto lontano.

“Cosa faresti per me?”. “Piccola, ti porterei in cima al mondo. E ti regalerei la stella più bella del cielo e ti renderei così felice da dire SEI L’UOMO DELLA MIA VITA.” Gli occhi di lui erano sempre gli stessi. Quelli dolci che aveva fatto ad ogni donna, amante o amica. Quelli vuoti, incoerenti con le parole che la bocca pronunciava. Ma non lo tradivano. Avevano inscenato quella parte tante volte da sembrare sinceri. “E se dovessi scegliere, se ti trovassi davanti ad un bivio?”. Le domande di V diventavano più impegnative, quella parte cominciava ad essere difficile, ma in ogni caso, ormai lei era già stesa nuda al suo fianco, la sua missione era andata a buon fine. “Un bivio?” quelle parole, però, erano sincere. Non capiva, era confuso, ma lei era così bella… “Ma si, se ti chiedessero di scegliere… cioè, sarei la tua unica scelta?”. Lui: “Non lo so, ma si, ovvio, come potrei pensare a qualcosa che non sia tu? Oddio, poi bisognerebbe vedere a cosa vieni paragonata…” e ammiccò con un sorriso da rappresentante che vuole venderti un microonde a energia solare.

“Ok. Se dovessi scegliere tra la vita e me, cosa sceglieresti?”. Dai, questa è facile: “Te, perché tu sei la mia vita…”.

Lei si girò, lo guardò negli occhi e disse: “Sbagliato!”. E gli sparò.

lunedì 17 dicembre 2007

Vix & Punka: un'infanzia in comune

Cosa ci ha rovinato? Perchè siamo diventati così? Qual è la causa di tutti i nostri mali?

L'ESTATE RAGAZZI

Ebbene si. Attraverso un'attenta cernita e un'indagine di conoscenze ed amici comuni, Punka ed io abbiamo trovato l'anello mancante. Anni passati all'estate ragazzi, una tortura cinese che di peggio non esiste. Una di quelle iniziative in cui ogni volta dici QUEST'ANNO SARA' DIVERSO, MI DIVERTIRO' e, ogni anno, finisci a ballare la sigla di Grease (quando ti va bene) e il ballo del QuaQua (quando tutto manca...).
Un'infanzia gioviale, in cui scappi dai giochi come C'è UN BUCO NEL SECCHIO ARTURO ARTURO, e quando l'animatore ti trova ti intorza di mazzate perchè MI-PAGANO-PER-QUESTO-E-TU-DEVI-DIVERTIRTI-PARTECIPARE-ED
-ESSERE-FELICE-PERCHè-TUTTI-I-BAMBINI-LO-SONO-E-NON-MI-DEVI-
CACARE-IL-CAZZO-GIOCHIAMO-DAI-ORA-DEVI-BATTERE-LE-MANI-10-
VOLTE-E-FARE-UN-GIRO-E-SMETTILA-DI-SANGUINARE.
E questo è proprio l'ambiente sereno dell'oratorio.
Poi c'era Maurizio, il campione mondiale di maniate minorenni. Era un mito. Qualsiasi gioco, anche in quelli che non esigevano il contatto fisico, lui era lì. Indimenticabile...
Una primitiva Sonia si avvicinava al mondo, con jeans e maglietta, e i capelli lunghi. Chi avrebbe pensato che sarebbe diventata SONIA SONO PUNK COI CAPELLI SPARATI, TUTTI SONO STRONZI E I POLIZIOTTI DEVONO MORIRE?!
Infine c'era Olgo, alla scoperta dell'autoerotismo insieme ai suoi amici, che gonfiava preservativi sul fondo del pullman per tornare a casa... bei tempi quelli.
E Punka era lì. Le ha vissute come me (magari senza le maniate di Maurizio), si è divertito, devastato, ha picchiato ragazzi come ho fatto io. Ha urlato al Sacco Pieno e fatto silenzio al Sacco Vuoto. Ha visto milioni di volte l'Oasi di San Silvestro. Ha mandato a fanculo il DJ che gli ha fatto sentire Barbie Girl almeno 1000 volte. E ha maledetto il pullman che passava alle otto e mezza di mattina a GIUGNO.
Grazie Punka: mi hai ricordato a mia infanzia.
Te ne sono grata.

Vix

sabato 15 dicembre 2007

Sarà un souvenir

Non è proprio liscia,
non va così liscia
per noi che chiediamo che or'è,

e c'è un'altra strada
e c'è un'altra luna
e un altro bar che chiude

e un'altra voglia di fortuna.
E allora, bambina,
c'è poco da dire
se non che mi troverai qua:

cambiato per niente, ma neanche scontento,
fottuto dal dovere pensare di dover avere.
Ma ci sarà un souvenir
che ci riporterà solo certi momenti.

E sarà un bel souvenir
una fotografia, una canzone fra i denti.
Ma ci sarà un souvenir
che ci commuoverà fino a farci contenti.
Tieniti il tuo souvenir

da mettere via poi ridicendoti *avanti*.
Se tutto va in fretta

sarò una saetta
e tu lo sarai insieme a me
peccato soltanto che ci sarà il tempo
in cui dovremo dire:
*Adesso è giusto riposare*.
Ma ci sarà un souvenir
che ci riporterà solo certi momenti.
E sarà un bel souvenir

una fotografia, una canzone fra i denti.
Un souvenir formato Tir
a centoventi all'ora

arriva lì spazzando via
qualsiasi altra cosa.
Sarà un bel souvenir
il nostro souvenir
sarà di quasi tutti i colori.
Sarà un bel souvenir,
sarà lo specchio di
riflessi chiari e riflessi scuri.


Che nostalgia...

giovedì 13 dicembre 2007

This life is a Bad Habit

Merda merda merda.
Serata di merda.
Si. Ma è giusto che per colpa di un povero coglione io debbe rovinarmi la vita?
No. Non lo è affatto. Esistono i presentimenti e purtroppo ci azzeccano sempre. Ragazzi, se ci azzeccano...
Ma non sempre è tutto perduto.
Un grande grazie a Punka. Sei un vero amico. Ti voglio bene *_*
Un grazie alle altre mille persone che mi alleggeriscono il peso di questa vita (leggi Albert Lennon, l'Elfo, il Curciulo e Caparezza).
Un grazie alle persone "che non ti aspetti": Francesca, l'isterica che non credevo di sopportare, ebbene, è la mia salvezza. E' me con meno anni e meno esperienza, ma le stesse paranoie; Lara, la mitica, non ci sono parole. Ti ascolta. E questo basta; Noemi, l'arrapata... no comment; Stefy, my best friend. Ora sembra essere tornata in sè, e ciò non fa altro che riempirmi di gioia.
...e poi ci sono i Lumacozen... ma quella è un'altra storia...

A volte ti aspetti che le persone siano stronze. E a volte lo sono davvero. Altre volte, invece, ti sbagli, e scopri le amicizie improvvisate, quelle che solo col sorriso ti calmano la tempesta che hai nel cuore.
Mi piacerebbe sbagliarmi più spesso.

Affettuosamente vostra,
Vix

mercoledì 12 dicembre 2007

A lost mind

E vorrei amare, e soffrire, ridere e piangere. Vorrei averti nel mio cuore, nel mio letto o dietro la mia porta. Vorrei urlare, spaccare, uccidere, e stare accucciata nel mio angolo di paradiso in compagnia delle mie dita. Vorrei vivere e morire, per poi rinascere e vivere più intensamente. Vorrei conoscere ciò che non si comprende e fregarmene del mondo. Vorrei che i miei sogni prendessero vita, e vorrei farli affondare in un mare di disperazione, vorrei arricchirmi e cadere in disgrazia per rendere grazie di quel che ho. Vorrei tradire, e essere tradita, vorrei correre e non aver la forza per alzarmi e camminare. Vorrei più limiti. Vorrei vivere senza limiti. E vorrei lui, e poi te, vorrei lei e nessuno. Vorrei amore e odio, vorrei vendetta, e sangue e coraggio. Vorrei dei muri da scavalcare e qualcuno che li rompa per me. Vorrei il sole, e la pioggia, e nel vento urlare in silenzio il tuo nome. Vorrei che mi baciassi. Vorrei che mi lasciassi agonizzare di dolore sul ciglio di una strada. Vorrei concedermi al male e apprezzare il bene, vorrei conoscere un diavolo e un Dio, vorrei perdere e ritrovare la ragione. Vorrei fare delle scelte azzardate, vorrei rischiare e perdere la rotta, e precipitare e volare nell’alto del cielo. Vorrei entrarti nell’anima e strappartela a morsi, vorrei prenderla con cura e ricomporne i pezzi. Vorrei creare l’infinito senza muovermi dal mio letto. Vorrei riassaporare i piaceri del passato, quegli odori che restano nel cuore e che mi fanno male e bene in una lotta senza fine. Vorrei tornare indietro e guardare avanti, vorrei tutto, e non vorrei niente.

Ma ora sono qui. E nulla è come vorrei.

domenica 9 dicembre 2007

Opinioni e scelte musicali


Gli Skid Row.

Vi sembrano forse un gruppo che si fa prendere per il culo? No. Hanno fatto parte della storia musicale degli anni 80, insieme ai Kiss, i Rush, i Ramones.

Tra il 1987 e il 96, la voce del gruppo aveva il nome di Sebastian Bach (nessuna facile ironia...).
Nel 1989 Bach fu arrestato per alcune settimane dalla polizia del Massachusetts a causa di alcune violenze avvenute durante un concerto tenutosi a Springfield il 27 dicembre 1989. Bach durante lo show fu colpito da una bottiglia lanciata dalla folla; riconosciuto il responsabile, Bach iniziò la canzone e subito dopo si gettò sulla folla per pestare il ragazzo, lasciandolo agonizzante tra il pubblico, per poi tornare tranquillamente sul palco e proseguire lo show.


Solo per questo, ha tutta la mia stima.

Ora, come possiamo ai giorni nostri, prentendere di fare concorrenza agli anni 80 con queste facce qui?


Mettiamo in chiaro una cosa.
Non sono contro i Tokyo Hotel. Non vorrei vederli morti. Sono anche ascoltabili. All'inizio mi piacevano pure. I capelli del cantante sono psichedelici e ci possono stare.
...ma non venitemi a dire che sono rock. Anzi, ALTERNATIVE ROCK.
Ma nemmeno EMO (poveri emo, io mi offenderei). Ma manco POP PUNK, come qualcuno li definisce. NON SONO NE' CARNE NE' PESCE. Punto.

Fanno musica commerciale. Non hanno invenato uno stile. I capelli così li portavano anche i Guns'n Roses dei tempi d'oro...


Se poi mi dite: SI SONO FATTI BUTTARE UNA VRANGATA D'ACQUA AGLI MTV MUSIC AWARDS IN DIRETTA, RISCHIANDO DI RESTARE CARBONIZZATI DAI FILI ELETTRICI, beh allora hanno tutta la mia approvazione. Andate avanti così, e non atteggiatevi.

giovedì 6 dicembre 2007

Primitivi sintomi maniacali

"L'oroscopo: cosa c'è di più stupido?" mi chiedo. Forse la magia, i tarocchi, o i filtri dell'amore. Previsioni per il mese di dicembre:
Pesci
In amore ti senti al settimo cielo perchè la passione ti investe. Gli amici si sentono trascurati, ma non ti portano rancore. Dedica loro più attenzione.
L'incantesimo consigliato:
per essere più sicura in amore la mattina del 21 svegliati all'alba, guarda il sole che sorge, spalanca le braccia e lascia entrare la luce in te.

Ora: chi cacchio si sveglia all'alba il 21 dicembre per aprire la finestra e far entrare tanta tanta luce nel proprio corpo assieme al virus dell'influenza e magari della bronchite?
...tanta, ma tanta gente. Personalmente ritengo la magia, il destino e il malocchio delle superate credenze popolari, senza un fondamento.

...e poi la gente uccide i vicini di casa, i genitori o il postino senza apparente motivo... è tutta colpa di Urano nella casa della sanità mentale.

Capirò e accetterò tutto ciò solo quando Bill Kaulitz scoprirà di essere un maschio e nel mondo ci saranno più uomini che armi...

martedì 4 dicembre 2007

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domenica 2 dicembre 2007

Ecco cos'è!

La trasformazione sta avvenendo... senza rendermene conto... ihihih.
Vix transformer: Elfa dei Boschi.



A parte gli scherzi, in questo week end mi sono resa conto di essere particolarmente intollerante.

- MA COME??? VIX, QUELLA CHE PARLA DI LIBERTA' E FRATELLANZA, INTOLLERANTE???

Ebbene si, mia cara gentaglia, mi sono accorta che (per una volta) Renato aveva ragione: ci sono dieci minuti di dolcezza che dedico ad ogni persona... il resto puro odio. Uhm, vista così, non dovrei avere amici, visto che, esauriti quei 10 minuti, buonanotte al secchio, dottor Jekyll diventa Mr Hide. Sono diventata intollerante all'idiozia. A quella scema isterica che fa finta di essere amica di tutti. Alla falsità e all'ipocrisia. Fate una cosa: se non volete parlarmi non fatelo. Se non volete salutarmi, mandatemi a cagare. Ma non venitemi vicino col sorriso falso di chi dice TI SALUTO SOLO PER CIRCOSTANZA, perchè a quel punto sarò io a mandarvi a cagare... con questo chiudo. Sono solo un BOCOBOCO nervosa.

Aspettarsi il peggio non sarà mai abbastanza.

Vix