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venerdì 22 maggio 2009

Revolver



Dico solo poche frasi
prendo solo forti dosi
vivo
male questa porca vita
sono nella malavita
spreco
piango
il mio cuore l'ho lasciato morto, marcio, violentato
vivo
quando tutto dorme esco
faccio sesso col revolver
sparo
giuro
E non ho più niente
non piango più
non voglio più
altro che freddo
dimentica
e scordami
E l'amore l'ho lasciato morto, marcio, disperato
nero
ero o coca
fa lo stesso
faccio sesso col revolver
sparo
giuro
E non ho più niente
non piango più
non voglio più
altro che freddo
dimentica
e scordami
E non ho più niente
non piango più
ti dedico
la mia vendetta
e un buco di proiettile

giovedì 7 maggio 2009

Una poesia anche per te


Forse non sai quel che darei
Perché tu sia felice
Piangi lacrime di aria

Lacrime invisibili

Che solamente gli angeli
san portar via
Ma cambierà stagione ci saranno nuove rose

E ci sarà
dentro te e al di là
dell’orizzonte
una piccola
poesia

Ci sarà
forse esiste già al di là
dell’orizzonte
una poesia anche per te

Vorrei rinascere per te e ricominciare insieme come se non sentissi più dolore ma tu hai tessuto sogni di cristallo troppo coraggiosi e fragili per morire adesso solo per un rimpianto
Ci sarà
dentro e te e al di là
dell’orizzonte
una piccola poesia

Ci sarà
dentro e te e al di là
dell’orizzonte
una poesia anche per te

Perdona e dimenticherai per quanto possa fare male in fondo sai che sei ancora qui e dare tutto e dare tanto quanto il tempo in cui il tuo segno rimarrà questo nodo lo sciolga il sole come sa fare con la neve
Ci sarà
dentro e te e al di là
dell’orizzonte
una piccola poesia

Ci sarà
forse esiste già al di là
dell’orizzonte
una poesia anche per te
anche per te
per te

lunedì 27 aprile 2009

E mi ritrovo qui


...ad osservare la mia vittoria. Va tutto bene? Si.
Non ho paura di parlare. Non ho paura di stupide discussioni da quarta elementare, perchè piano piano mi sto accorgendo di aver ripreso il controllo.

Mettimi una pistola alla testa e dipingi le pareti con le mie cervella.

[Tyler Durden]

Non puoi. I casi della vita. Il momento prima sei lì che canti vittoria, il momento dopo ti stanno schiacciando. Lo senti il peso della mia scarpa? La senti la forma della mia suola? Ebbene, il sorriso si impossessa del mio viso. Sento i muscoli contrarsi ed esplodere. Finalmente rido.

Sentite balordi, non siete speciali, non siete un pezzo bello, unico e raro. Siete materia organica che si decompone come ogni altra cosa. Siamo la canticchiante e danzante merda del mondo. Facciamo tutti parte dello stesso mucchio di letame.

Il solito Tyler. Ebbene si, siamo tutti sulla stessa barca. Non sono più ne meno di te. Sono come te. Sono solo rifinita meglio. Ieri sera ho visto le lucciole. Non tue colleghe, parlo degli insetti.
Hanno dato un che di poetico al mio ritorno a casa. So che non puoi capire. Ma proverò a spiegarmi.

Un'atmosfera lenta, ricca di profumi inebrianti che annunciano l'arrivo dell'estate. Ricordi, emozioni sopite e giochi sotto la luna. Luci nel buio, che si affievoliscono e risplendono.
Forse ho perso quel po' di cinismo che mi restava. Si è totalmente trasformato in rabbia e rancore represso che filtra in poche parole. Coreografie subliminali. Già. Sono proprio brava a confondere le idee. Anche le mie. Forse tu sei me. E non capisci. E non capisco. O forse sei solo qualcuno che vorrebbe vivere felice, che aspetta il momento giusto per librarsi nell'aria. O sei solo lo stupido riflesso di uno specchio che non parla.

Quando smetterò di essere così perfezionista?
Fight Club VS Me

mercoledì 15 aprile 2009

Mrs Hyde

Come è possibile che la gente si sia rincoglionita da un giorno all'altro? Vi si sta terremotando il cervello? Cosa cacchio vi gira nella boccia?

Non capisco. Non so cosa succede. Forse è che sta davvero finendo tutto. O forse è solo l'Apocalisse. Tsk, se così fosse arriverebbe al momento giusto.
Vorrei solo, in quel momento, avere in mano una Carlsberg. Ed una Lucky Strike. Il prezzo della felicità. Ho smesso di fumare. Anche quel poco di vizietto sta andando perdendosi, spero. Ho bisogno di stare bene: Vix autista designata della Domenica Sera allo Schwartzwald. Questa è bella. Ma è la triste realtà. Ho salvato la vita di tre persone. Ed il mio fegato. Guidando la Jeckyll's Mobile. Chi l'avrebbe mai detto...
Ora mi trovo, come ogni patetica sera, davanti al pc, incazzata come una iena per il solito Enzo, ad analizzare i pro ed i contro di questo rapporto.

Paura di cadere nei soliti Deja-vu, quelli che mi hanno portato fin qui, ad essere sempre al punto di partenza, senza mai capire qual è la fine reale, commettendo sempre gli stessi errori, tornando sempre sui miei passi, ed ogni volta pentendomene. Vorrei riuscire a dire basta una volta per tutte. Perchè sono così poco convinta delle mie scelte? Già so, una volta chiuso con Enzo passerà del tempo, uno dei due tornerà con la coda tra le gambe e saremo entrambi di nuovo pronti a farci del male a vicenda. Sempre le stesse scene. Play, rewind e di nuovo play. E di nuovo rewind. Cosa può impedire tutto ciò? Io potrei. So che potrei. Ma per quanto? Quando tornerà per l'ennesima volta a piangere da me dicendomi che gli manco, come farò a sbattergli la porta in faccia?
Magari potrei pensare a tutte le volte che la porta in faccia me l'ha sbattuta lui. Non cambierebbe, sono cocciuta, lo farei accomodare di nuovo e gli offrirei il caffè. Sono fatta così. L'ho fatto con tutti coloro che mi hanno fatto del male. Sono finita a fare il tappetino, a chiedere scusa pur essendo la parte lesa, a dimenticare le lacrime facendo pace ed accettando situazioni scomode.
Ma un altro modo c'è: Jeckyll. Se lui riuscisse a convincermi di essere superiore a tutto ciò, se riuscisse a farmi vivere solo del suo respiro, se riuscisse a fare della sua vita la mia vita... non avrei possibilità di pensare ad Enzo e a come rovinarmi la vita. Avrei davvero solo e soltanto Jeckyll.

O forse dovrei solo dire basta. A tutto e a tutti. E farla finita una volta per tutte.



*La foto dal film "Femme Fatale" di Brian De Palma

martedì 24 febbraio 2009

Lettera


Ciao.
So che snobberai questa lettera, ma sentivo il bisogno di scriverti. La tua vita è completa, senza grosse lacune. Ma non è di questo che voglio scrivere. Voglio scrivere di come fa bene l'amore. E come fa bene fare l'amore. Il mio compleanno e tu. La tua dolcezza. Il tuo calore. Tu. Mi chiedo perchè io continui a dubitare di te. Mi chiedo perchè mi lascio sempre tentare dal male se ho il bene a portata di bacio. Il fatto è che ormai ti conosco: ora hai in testa quella stupida canzone dei Kymala per i troppi perchè. Ridi. Amo il tuo sorriso. Adoro il modo in cui mi guardi, perso. Ed ora sei qui, davanti a questo schermo che pensi ORA SI ASPETTA CHE COMMENTI. MA NON SO CHE SCRIVERE. FARO' FINTA DI NULLA. Si, perchè sei sincero. Almeno tu nell'universo. Brava Mia Martini, che sa cosa dire. Riesci a stupirmi. Non credevo potessi essere dolce. Non pensavo di stare così bene con te. Non pensavo che sapessi fare l'amore. Non così almeno. Non facendomi commuovere. Non facendomi ridere e piangere insieme.

E riscopro te.

domenica 22 febbraio 2009

Why do you think we should suffer in silence?


Un viaggio. Il nostro viaggio. Si, ho detto noi. Non QUEL noi, un noi che ci rinchiude in una spirale di sentimenti confusi. Stare in macchina, stare male e bene, starti vicino e starmi vicina. I nostri casini... sempre troppo grandi per noi. Ho sentito una punta in fondo al cuore. Sei entrato senza bussare e hai ricucito la ferita che porto dentro. Non c'è stato nulla. Solo tenerti la mano. Ma in quei momenti ci siamo raccontati l'inizio e la fine delle nostre vite. Ho una bella sensazione. Te che trattieni le lacrime, io che vorrei asciugartele, ma che penso che in realtà abbiamo entrambi bisogno di aria nuova. Vorrei dirti SCAPPIAMO. Sai che vorrei. Ma non è così che deve andare. Dobbiamo continuare a combattere. Insieme. Perchè ce la possiamo fare. Perchè abbiamo ciò che gli altri non hanno: l'amicizia.

E' stato importante. Grazie.

giovedì 19 febbraio 2009

Sarà anche brutta... ma è tenerissima



Sincerità
Adesso è tutto così semplice
Con te che sei l’unico complice
Di questa storia magica
Sincerità
Un elemento imprescindibile
Per una relazione stabile
Che punti all’eternità
Adesso è un rapporto davvero
Ma siamo partiti da zero
All’inizio era poca ragione
Nel vortice della passione
E fare e rifare l’amore
Per ore, per ore, per ore
Aver poche cose da dirsi
Paura ed a volte pentirsi
Ed io coi miei sbalzi d’umore
E tu con le solite storie
Lasciarsi ogni due settimane
Bugie per non farmi soffrire
Ma a volte era meglio morire
Sincerità
Adesso è tutto così semplice
Con te che sei l’unico complice
Di questa storia magica
Sincerità
Un elemento imprescindibile
Per una relazione stabile
Che punti all’eternità
Adesso sembriamo due amici
Adesso noi siamo felici
Si litiga quello è normale
Ma poi si fa sempre l’amore
Parlando di tutto e di tutti
Facciamo duemila progetti
Tu a volte ritorni bambino
Ti stringo e ti tengo vicino
Sincerità
Scoprire tutti i lati deboli
Avere sogni come stimoli
Puntando all’eternità
Adesso tu sei mio
E ti appartengo anch’io
E mano ella mano dove andiamo si vedrà
Il sogno va da se, regina io e tu re
Di questa storia sempre a lieto fine
Sincerità
Adesso è tutto così semplice
Con te che sei l’unico complice
Di questa storia magica
Sincerità
Un elemento imprescindibile
Per una relazione stabile
Che punti all’eternità…

venerdì 16 gennaio 2009


Heard it from another room
Eyes were waking up just to fall asleep
Love's like suicide
Dazed out in a garden bed
With a broken neck lays my broken gift
Just like suicide

And my last ditch
Was my last brick
Lent to finish her
Finish her

Bit down on the bullet now
I had a taste so sour
I had to think of something sweet
Love's like suicide
Safe outside my gilded cage
With an ounce of pain
I wield a ton of rage
Just like suicide

With eyes of blood
And bitter blue
How I feel for you
I feel for you

She lived like a murder
How she'd fly so sweetly
She lived like a murder
But she died

domenica 16 novembre 2008

Se le porte della percezione venissero sgombrate, tutto apparirebbe all'uomo come in effetti è, infinito.


Il punto è che le porte della percezione, mio caro Will Blake, sono tutt'altro che spalancate. Fungono da filtri per i nostri occhi: se una persona ti "appende" pensi a stare male, non a divertirti con gli amici; in un locale vedi solo gente sgradita, e non i suddetti amici, percepisci lo spazio intorno come ostile, pentendoti di non aver chiuso la serata comodamente nel tuo letto, pensi solo a quello che VUOI percepire. Combattere contro la propria natura umana è uno sforzo che un uomo non può reggere, ma razionalizzare le percezioni renderebbe la vita più semplice al mondo intero. L'istinto distrugge le cose. Il raziocinio tende a renderle migliori, ma solo per una questione di amor proprio: homo homini lupus, diceva il caro Hobbes. Bravo. Ci sono voluti 1500 anni per arrivarci: Caino contro Abele, Dio contro Lucifero, Edipo che ce l'aveva un po' con tutta la famiglia. E questo genio viene a dire RAGAZZI, ATTENZIONE! SE VI ABBASSATE GUARDATEVI LE SPALLE, POTRESTE AVERE BRUTTE SORPRESE.
In teoria Hobbes ha ragione: siamo noi che siamo degli emeriti imbecilli. Dopo esempi di vite vissute e teorie varie sul rapporto umano, siamo ancora qui a farci ferire, a fidarci delle persone, a renderci la vita impossibile con le nostre stesse mani. Percezione o non percezione, sopravvivenza o vita tranquilla, l'uomo moderno non è solo ingenuo... è anche distratto... caparbio... anzi:
E' POP STRUNZ.
(per i non poliglotti "è veramente un pezzo di escremento")
Non basta soffrire. Non basta rendersi conto che ce lo stanno mettendo nell'entrata di servizio. Non basta sbatterci la testa, no, noi siamo inarrestabilmente cocciuti. Vogliamo stare male, perchè ci piace che ci si venga vicino a chiedere COME STAI? HAI BISOGNO DI QUALCOSA? VUOI CHE TI TENGA LA MANINA MENTRE FAI PIPì? Si, ci piace proprio sfruttare gli altri fingendo di stare male. Oh scusate, non si tratta di fingere. Si tratta di farsi male di proposito. Perchè sarebbe facile fare gli indifferenti, ma non ci porterebbe alcun vantaggio. Allora si, vai, piangiamoci addosso così qualcuno si accolla i nostri problemi e chi si è visto si è visto... abbiate il coraggio di affrontare la vita con le vostre mani una buona volta...

Buonanotte, gente.

giovedì 6 novembre 2008

Femmina come la pace... femmina come la guerra


Tienimi su la luce
fatti vedere meglio
fare l'amore o il sesso
qui non è più un dettaglio

sei arrivata apposta
come ci frega l'amore
dà degli appuntamenti
e poi viene quando gli pare

E andiamo verso
il giorno dei giorni
senza più limiti
il giorno dei giorni
fino a quel giorno, voi non svegliateci

tienimi su la vita
cosa combina l'amore
vivere i suoi effetti
e non sentirsi coglione
ogni minuto è pieno
ogni minuto è vero se ci sei

tutto da fare e niente da perdere
il giorno dei giorni
senza più limiti
il giorno dei giorni
attimi e secoli, lacrime e brividi

femmina come la terra
femmina come la guerra
femmina come la pace
femmina come la croce
femmina come la voce
femmina come sai
femmina come puoi
femmina come la sorte
femmina come la morte
femmina come la vita
femmina come l'entrata
femmina come l'uscita
femmina come le carte
femmina come sai
femmina come puoi

martedì 5 agosto 2008

Perchè ti piacciono i Dream Theater?



Through Her Eyes

She never really had a chance
On that fateful moonlit night
Sacrificed without a fight
A victim of her circumstance
Now that I’ve become aware
And I’ve exposed this tragedy
A sadness grows inside of me
It all seems so unfair
I’m learning all about my life
By looking through her eyes
Just beyond the churchyard gates
Where the grass is overgrown
I saw the writing on her stone
I felt like I would suffocate
Inloving memory of our child
So innocent, eyes open wide
I felt so empty as I cried
Like part of me had died
I’m learning all about my life
By looking through her eyes
And as her image
Wandered through my head
I wept just like a baby
As I lay awake in bed
And I know what it’s like
To lose someone you love
And this felt just the same
She wasn’t given any choice
Desperation stole her voice
I’ve been given so much more in life
I’ve got a son, I’ve got a wife
I had to suffer one last time
To grieve for her and say goodbye
Relive the anguish of my past
To find out who I was at last
The door has opened wide
I’m turning with the tide
Looking through her eyes


Attraverso I Suoi Occhi
Lei non ha mai avuto davvero una possibilità
in quella fatidica notte illuminata dalla luna
sacrificata senza poter combattere
una vittima delle circostanze
Ora che me ne sono reso conto
e che ho smascherato questa tragedia
la tristezza cresce dentro di me
tutto sembra cosi ingiusto
sto imparando tutto sulla mia vita
guardando attraverso i suoi occhi
Oltre il cancello del segrato della chiesa
dove la vegetazione é fluente
ho visto lo scritto sulla sua lapide
mi sono sentito soffocare
Dolci ricordi dei nostri bambini
cosi innocenti, con gli occhi grandi
mi sono sentito cosi vuoto che ho pianto
come se una parte di me fosse morta
sto imparando tutto sulla mia vita
guardando attraverso i suoi occhi
E mentre la sua immagine
vagava nella mia mente
ho pianto come un bambino
mentre ero steso insonne nel letto
ed io so cosa vuol dire
perdere qualcuno che ami
questo sentimento é lo stesso
Lei non aveva avuto scelta
La disperazione le aveva tolto la voce
Avrei dovuto dare di piu nella vita
ho un figlio, ho una moglie
Ho dovuto soffrire ancora un ultima volta
soffrire per lei e dirle addio
passare l'angoscia del mio passato
per trovare alla fine chi ero
la porta fu spalancata
sto cambiando con la marea
guardando attraverso i suoi occhi


Ecco perchè.

domenica 20 luglio 2008

Non c'è confine di proprietà se ci si ruba la libertà

In America lo sai che i coccodrilli vengon fuori dalla doccia?
E che le informazioni meteo sono prese pari pari dalla Bibbia?

Non dirmi che non ci sei stata mai
che non vorresti esserci nata mai
che preferisci rimanere solo qua
nella provincia denuclearizzata
a sei chilometri di curve dalla vita
e dire a tutti che sto bene, sto benissimo a sapere
che voi state bene insieme quando vi vedete

L'amicizia che non passerà mai
mi sento male a un osso per l'umidità, ahi
Avevo voglia di prestarti qualche cosa
o solamente di riuscire a fare tardi,
con la scusa di parlarti, e di toccarti e di salvarti

Com'è rosso il pomodoro se lo schiacci contro il muro o sulla pancia
Sono Dracula in azione sotto il sole e col sudore sulla guancia

Una metafora come si fa? Mi viene una poesia o la verità
Ti fermeresti per la scena ancora un pò, che ti riprendo
ma dove sei finita?
A dare l'acqua con il tubo alla tua ortica...
Vieni subito a vedere, lascia crescere le pere
c'è un tramonto giapponese sopra quel paese

L'amicizia che non passerà mai
mi sento male a un osso per l'umidità, ahi
Avevo voglia di prestarti qualche cosa
o solamente di riuscire a fare tardi
con la scusa di parlarti, e di toccarti e di salvarti

E spunta il nuovo fiore, l'Agente Immobiliare
come lo volevi tu
ma se cancelli il mio ricordo succede che son morto
vedi, non esisto più
Coprendo il buco non parlo, ma vibro come un tarlo
dopo non finisco più
Non c'è confine di proprietà se ci si ruba la libertà
Non c'è confine di proprietà...
La carriola dove va?

In America lo sai che i coccodrilli vengon fuori dalla doccia?
E che le informazioni meteo sono prese pari pari dalla Bibbia?

Non dirmi che non ci sei stata mai
che non vorresti esserci nata mai
che preferisci rimanere solo qua
nella provincia denuclearizzata
a sei chilometri di curve dalla vita
e dire a tutti che sto bene , sto benissimo a sapere
che voi state bene insieme quando vi vedete

L'amicizia che non passerà mai
mi sento male a un osso per l'umidità, ahi
Avevo voglia di prestarti qualche cosa
o solamente di riuscire a fare tardi
con la scusa di parlarti e di toccarti
Coprendo il buco non parlo, ma vibro come un tarlo
dopo non finisco più
Non c'è confine di proprietà se ci si ruba la libertà
Non c'è confine di proprietà...
La carriola dove va?...



Avete ragione. La libertà individuale non può essere violata. Un qualsiasi individuo è libero di fare le scelte che vuole fare. Bersani, nella sua canzone, è molto chiaro. Poi, però, tenetevi le conseguenze.

Oggi sono felice.

mercoledì 16 luglio 2008

I would be your music



La prima stella a sorgere e l'ultima a tramontare.


Il primo pensiero che al mattino mi sveglia e l'ultimo desiderio che la notte mi culla.
[Max Pezzali]


Un pianeta lontano, pieno di speranze, ricordi e sogni.

E la dea della bellezza, quella bellezza rinchiusa nell'anima di chi ama. La musa che ispira i miei testi. L'armonia. L'equilibrio e la passione insieme.


"Mi piacerebbe sai sentirti piangere anche una lacrima per pochi attimi".
[Marlene Kuntz]

giovedì 26 giugno 2008

lunedì 9 giugno 2008

*_*

Una serata fantastica... nonostante la porca figura dell'Italia...

Ti amo, Jeckyll

domenica 11 maggio 2008

11-05-2008: una data da ricordare


Che giornata fantastica... Fede, sei un tesoro... una giornata intensa e ricca di emozioni diverse.


Mister Hide non ha tradito il tenero Jeckyll!

lunedì 17 marzo 2008

Abulicità repressa

Sono troppo stanco di compromessi. O forse sono troppo stanco e basta.
[Il vecchio Alex D.]



Quando questa vita smetterà di essere così bastarda? Quando ci sarà il capovolgimento di ruoli che da anni aspetto?
Ieri sera è stata una serata magnifica. Ho ritrovato l'amicizia di Enzo, abbiamo parlato fitto per due ore almeno, non ricordo neanche di cosa. Siamo stati bene. Mi serviva rinsavire da quest'ansia. Risalire e cercare di ignorare la brutta gente che continua ad attaccarmi. Ritornare a sorridere, parlare ed essere me stessa. Non ce la posso fare. Con questa gente che mi chiede risultati ed io che non ho voglia di darne. Non mi va. Punto.
Sto assaporando il bello della vita, con Enzo e senza. Anche se questi sassolini dalle scarpe prima o poi dovrò togliermeli. In primis non vedrò quelle quattro facce di cazzo snob della mia classe per più di una settimana (il che già è positivo di per sè); mercoledì arrivano Dado e Ulix, i miei cuginetti e per un po' potremo spettegolare, come le vecchie zitelle, in santa pace; giovedì sera ci sarà la finale al Checkmate degli Anaemyha (che finalmente vedrò live *_*) e sinceramente non vi consiglio di venire a rompere le scatole in quei giorni perchè mi può prendere una crisi di nervi... Uomo avvisato mezzo salvato.


Vix "In ripresa rapida"

venerdì 15 febbraio 2008

Calibro 9

V si ritrovò sul divano di casa sua, fra le foto, i ricordi e l'amarezza. "I just want you to know who I am". I Goo Goo Dolls segnavano le parole che correvano nella sua mente. Aveva raggiunto se stessa. Aveva capito l'importanza di vivere e di amare. Si sentì in colpa, per tutti quelli che aveva punito, puntandogli la pistola alla tempia. Lei avrebbe dovuto fare lo stesso. Gli altri l'avevano fatta soffrire, ma lei aveva fatto di peggio. Pretendeva finanche che lui, l'unico vero amore, le avesse lasciato l'opportunità di entrare nel suo cuore, calpestato e distrutto, quando avrebbe voluto. Non sarebbe andata così. M si era rifatto una vita, e a suo modo, era felice. Oppure quello che amava definire il suo "Pirandello dei Poveri" credeva che i soldi gli avrebbero dato la felicità, e sperava di esserci giunto. Ma erano tutti in un altro posto in quel momento. E ce li aveva mandati lei. Per egoismo. Perchè era Giusto. Ma chi può dire cosa lo è e cosa no? Di certo non lei. Lei che desiderava. Lei che non aveva perso l'abitudine di sognare. Lei che ora guardava la vita con gli occhi di un bambino appena nato, curioso di scoprire e di entrare a far parte del mondo. Con Lui.
...ma lui non c'era. La beretta calibro 9 la osservava. Le poneva domande. V la prese. La caricò e la provò contro il lampadario che andò in frantumi. Ora non restava altro che caricarla nuovamente e puntarla alla sua tempia, come aveva fatto le altre volte con il poeta e con M. Ci vuole coraggio per ammazzarsi: sai che non hai una seconda chance, non ci puoi ripensare e se non sei deciso è finita. Oddio, anche se lo sei. E' finita in ogni caso.
Prese coraggio. Lo doveva a tutti. A Pirandello. Ad M. E a Lui. Soprattutto a Lui.
Con la mano ferma sentì il cuore battere forte e la punta fredda della pistola sfiorarle la tempia.

Era giunto il momento di regolare i conti.

In quel momento le ultime note della canzone dicevano "When everything's made to be broken...". E tutto era ormai a pezzi.
Il dito era sul grilletto ma un rumore la distrasse. Un'auto. Non c'era tempo di pensare a cosa succedeva fuori. Riprese la concentrazione, e qualcuno spalancò la porta. Era Lui. Era tornato. Non l'aveva sostituita nè dimenticata. E le aveva appena salvato la vita.