giovedì 9 gennaio 2014

Resoconto 2013

Dopo gli abituali 349 giorni (giorno più, giorno meno) di assenza da questo spazio, ci ritroviamo a fare un nuovo punto della situazione. Quest'anno è stato pieno, in ogni senso. Sono stati giorni di emozioni forti, segnati da lacrime, delusioni e piacevoli scoperte. Ma andiamo con ordine.

A Gennaio mi sono laureata, sicché direi che è stato il traguardo massimo del 2013 (sarebbe stato difficile superarlo).
A Febbraio c'è stato il mio compleanno, con pochi amici e bella musica.
A Marzo l'inizio del laboratorio a Noicattaro ed un sacco di gente interessante. Apre la Favola Buona.
Ad Aprile la Pasquetta con Beppe, lo sviluppo del canale youtube ed i 60 Special.
A Maggio un anno da festeggiare, film da vedere e gente da incontrare. Senza macchina, l'hanno rubata.
A Giugno hanno ritrovato la macchina ed a fine mese sono partita per la Spagna.
A Luglio sono stata impegnata nella realizzazione del Festival di Diamo voce alla Legalità ed il 31 ho visto Robbie Williams a San Siro.
Ad Agosto ho messo in piedi la serata del Festival con successo e, vestita da ballerina di Can Can, ho girato per Alberobello alla festa country.
A Settembre sono partita con Beppe per la Bulgaria, ho conosciuto persone meravigliose, ho ritrovato Didi ed ho rischiato di lasciare a Sofia un partecipante indesiderato.
Ad Ottobre ho tirato il dente del giudizio e mi sono vestita da Sposa Cadavere per Halloween.
A Novembre mi sono alcolizzata nella media con il caro Giambattista.
A Dicembre ho festeggiato le nozze d'oro dei miei nonni, quelle d'argento dei miei genitori ed un favoloso Natale a Salerno con Beppe.

A leggerla così sembra un'ottima annata, tuttavia il 2013 rimarrà nei ricordi come l'anno in cui ho perso un grande amico. Negli anni precedenti ho sempre scritto di persone che vanno e vengono, fidanzati ed ex, omosessuali isterici e bimbette capricciose, ma stavolta è diverso. Daniele non tornerà, né per me né per nessun altro. La sera dell'incidente mi chiamò per offrimi un cornetto, all'una di notte. Declinando il suo invito lo salutai senza sapere che sarebbe stata l'ultima volta che avrei sentito la sua voce. Ne seguirono giorni difficili, impossibili, di ansie, speranze e rabbia. Poi trovò la pace, e con lui anche chi gli era vicino. Mi manca, penso a lui ogni giorno che passa, a tutta la gente che ne ha parlato male, a tutti coloro che da un fatto così triste ne hanno ricavato popolarità e successo. Mi sale l'ira, avrei voglia di spaccare quelle facce di cazzo una volta per tutte. Poi ripenso a Daniele, alle sue parole: "Tu non ti preoccupare...!". Placido, lo ricordo sorridente mentre mi porta una vaschetta di gelato da 500 grammi in spiaggia, o sulla bici, con quel completino aderente per il quale lo prendevo in giro, o mentre guida la Toledo, sicuro e smargiasso, dicendomi che se voglio le ciliegie devo solo scendere ed andarle a raccogliere dall'albero più vicino. Daniele mi manca perché non posso dirgli quanto è stato importante per me in questi quattro anni qui. Ma fa lo stesso, in fondo prima o poi ci rivedremo. E dovrà offrirmi quel cornetto che abbiamo in sospeso.