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domenica 11 ottobre 2009

Sally è già stata punita per ogni sua distrazione o debolezza, per ogni candida carezza data per non sentire l'amarezza

Di notti con te
Di gocce di sangue
Di carezze sporche
Quante me ne rimangono?

Di versi per te
Di miei occhi tristi
E di questi dischi
Quanti me ne restano ancora?

Di promesse tue
Di appuntamenti
E di valzer lenti
Quanti me ne concedi, amore?


Rèclame - Baustelle


E di ritorno da Avellino ricomincio a scrivere. Ho assaporato stralci di sessantotto in quell'aria colorata dal dolce sapore di marijuana e musica. Ho vissuto parte di quel sogno americano che mi porto dentro da anni. Ho riso come un'imbecille per venti minuti. Ho Amato. Con la A maiuscola. Perchè solo tu riesci a prenderti tutto. Perchè solo tu non hai bisogno di parole. Perchè ci sei.

E forse, Sally, è proprio questo il senso del tuo vagare... forse alla fine ci si deve sentire davvero un po' male... forse, alla fine di questa triste storia, qualcuno troverà il coraggio per affrontare i sensi di colpa e cancellarli da questo viaggio per vivere davvero ogni momento con ogni suo turbamento come se fosse l'ultimo.

Quando ciò accadrà, forse, starò meglio.

Forse la vita non è stata tutta persa, forse qualcosa si è salvato, forse non è stato poi tutto sbagliato, forse era giusto così!?!
Forse, ma forse...

...ma si!
Senti che fuori piove?
Che bel rumore.

martedì 6 ottobre 2009

Vita da Groupie


Oggi è stato molto simile. Lui che saluta da lontano, io che vado a salutarlo da vicino. Sembra una cosa normale. Lo sembra perchè lo è. Ma non giudichiamo. Limitiamoci a descrivere la scena. Dopo poche chiacchiere sul rispettivo presente universitario accade l'inimmaginabile. Prima una. Poi la seconda. E poi la terza arriva al massimo. Gli si butta al collo gridando AMMOR MIJ. Lui è contento, sorride felice. Io mi limito in un sorriso di circostanza. L'angolo della bocca mi si irrigidisce. Quando sono indignata mi succede e non posso controllarlo. Loro continuano nelle loro chiacchiere mentre le altre due ed io ascoltiamo. Sembra un circolo quasi. Lui che luccica, lei che ne riflette la luce e noi che aspettiamo di esserne colpite. Ma, altro colpo di scena. Fine dell'attesa. Ho superato questo soggiogamento tempo addietro. Lo saluto con un IO VADO, CI VEDIAMO. Lui resta li ed io esco. Orgogliosa del mio self control. Ciao ciao.

Il tutto in aula magna, dopo l'esame di Biologia.

venerdì 11 settembre 2009

Tra gli dei che gli uomini inventarono, il più generoso è quello che, unendo molte solitudini, ne fa un giorno di allegria - Callistrato

Non sapete quanto aspettavo questo momento: l'ora della fine del mondo. Fa un po' Donnie Darko, ma in questa condizione il mondo potrebbe terminare oggi. Ho raggiunto traguardi inspiegabili a chi non li ha vissuti con me.



Stamattina c'è un vento freddo che gela l'anima e i pensieri.. è un vento di libertà, quella condizione tanto agognata da risultare irraggiungibile, ora è qui. La respiro.
Questo momentaneo silenzio riesce a farmi godere del suono della penna che solca mari di carta, pronti a ricevere questi confusi pensieri. Fa male essere soli. Ti ritrovi a parlare con un foglio inerme che ti guarda, speranzoso di qualche briciola di vita vera che non potrà mai cogliere.
E' strano, inconcepibile per chi non hai in mano una penna, sapere quale stretto contatto mi lega ora a questi fugaci momenti. Adesso ho degli amici che sanno farmi apprezzare la loro compagnia come mai nessuno è riuscito a fare. Sto prendendo tutto. Quando tornerò vivrò di ricordi di questi attimi felici. Il mio posto è qui con loro. Non è pura filantropia, è speranza in una felicità che ho perso troppo tempo fa e che riesco a percepire nelle loro vite imperfette.

C'è un amore PER SEMPRE, uno PER GIOCO, uno PER TRASGRESSIONE, tutti specchi deformanti di personalità che nessuno riesce a cogliere totalmente.
Occhiali colorati.


Un giorno qualunque, casa di mia nonna, Bari


E adesso che sono tornata mi accorgo di avere ragione.

domenica 28 giugno 2009

Vite Vuote

Adesso mi tocca.
Rendetevi conto che avete 20anni. Non avete davvero un cazzo a cui pensare per rendervi la vita così piena di inutili sciocchezze, vero? Già, perchè Fabio lavora mezza giornata, l'alta metà si annoia. Andrea, qualcosa dovrà pur fare nella vita. Frasla, che lo dico a fare? E' sempre stata in mezzo a sti casini, basti nominare Genn che esplode. Per autocombustione. Felicia, bah, non mi parlava prima, ma è stata l'unica che mi ha salutato con cognizione di causa. Ma mi meraviglio maggiormente per te, Fede. Davvero. Una persona matura, che affronta la vita a testa alta e che si fa plagiare da delle menti semplici. Bene. Complimenti per la trasmissione. Sono davvero amareggiata. Non per quello che è successo, sia chiaro. Ti ho tradito, mi hai lasciata, hai ragione, per carità. Ma abbassarti al loro livello... no. E sai cosa mi colpisce maggiormente? Da solo potresti farcela. Vivere. Essere felice. Ma resti legato a questi insulsi personaggi. E ti fotti. Gli Anaemyha non hanno futuro. Mi spiace dirtelo. Sono stata la spalla su cui piangere, la tua Coscienza e ti ho fatto male, ma io mi riscatterò. Cambierò vita. Non perderò la testa dietro una band di falliti, con tutto rispetto per Salvatore. Vedi, è questo il punto. Io ho perso te. Ma ho vinto una vita bonus.

Tu cosa hai vinto?

martedì 16 giugno 2009

Sarà che il mio cuore batte a ritmo di musica house?

Premetto:
questo post risale al primo maggio di quest'anno. Per vari motivi, fra cui Jeckyll, non ho pubblicato. Adesso l'ho ritrovato, sono libera di scriverlo e lo faccio semplicemente per rimettere i pezzi al loro posto.


No, è solo che faccio sempre gli stessi errori e non capisco quando è il momento di piantarla. Vorrei una sigaretta. Sto qui, con questa musica che batte il tempo e continuo a ballare. Invece di guardare tutto da lontano e fare cenni di approvazione o disapprovazione, mi metto in ballo. Rischio. E come sempre mi faccio male.
Perchè hanno tutti paura del secondo giro? Cos'è che li fa tirare indietro? Stasera indosserò il solito abito da cigno dopo il brutto anatroccolo, ma già so che non servirà. Per dimostrare cosa si perde al secondo giro. Perchè questa rabbia la sfogherò in un tacco 9. Perchè non sono tipa da lasciarsi snobbare senza problemi.

Mi offri del vino. Preferisco Vodka e Rhum. Sei la nota distorta nella mia armonia. Va via.
Cancellare. Spoonman on air. Conosci il tuo nemico, prima di batterti. Sarò leale. Senza imbrogli.

Questo posto mi piace. Ho sempre sognato di realizzare questa cosa: scrivere sola in un prato in compagnia della mia musica.
Oggi ho avuto quella che Tyler Durden definirebbe "un'esperienza di quasi vita". Un tuffo in acqua gelida, il cuore smette di battere e riprende dopo un po'. Pensavo di morire. Invece sono ancora qui.

Ebbene, questa è la cronaca di un pomeriggio trascorso a pensare di aver deluso ed essere rimasta delusa. Questa è la Valeria che devo lasciare qui. La nuova Valeria vuole amare col cuore, non con il corpo. Ed ha trovato qualcuno che può insegnarle come si fa.

domenica 22 marzo 2009

Cut

I'm not a stranger
No I am yours
With crippled anger
And tears that still drip sore
A fragile flame aged
Is misery
And when our hearts meet
I know you see
I do not want to be afraid
I do not want to die inside just to breathe in
I'm tired of feeling so numb
Relief exists I find it when
I am cut
I may seem crazy
Or painfully shy
And these scars wouldn't be so hidden
If you would just look me in the eye
I feel alone here and cold here
Though I don't want to die
But the only anesthetic that makes me feel anything kills inside
I do not want to be afraid
I do not want to die inside just to breathe in
I'm tired of feeling so numb
Relief exists I find it when
I am cut
Pain
I am not alone
I am not alone
I'm not a stranger
No I am yours
With crippled anger
And tears that still drip sore
But I do not want to be afraid
I do not want to die inside just to breathe in
I'm tired of feeling so numb
Relief exists I found it when
I was cut

Ritorno a casa. Sola. Il cielo è coperto. L'aria è fredda, pungente, mi dà una sensazione confortevole però. Aria fina che entra nei polmoni. Luci soffuse dei lampioni nel parco. Vorrei gridare e svegliare tutte quelle anime sopite. Vorrei piangere e chiedere al cielo perchè continuo a stare male. Vorrei sapere cosa mi fa stare male. Questo male che mi divora giorno dopo giorno.

Non sono un estranea
no sono tua
con una rabbia storpiata
e delle lacrime che ancora colano dolorose
Una fragile fiamma antica
è il dolore
e quando i nostri cuori si incontrano
so che tu capisci
Non voglio avere paura
non voglio morire dentro solo per inspirare
sono stanca di sentirmi così intontita
il conforto esiste e lo trovo quando
sono tagliata
dolore
non sono sola
non sono sola
Posso sembrare pazza
o dolorosamente timida
e queste cicatrici non sarebbero così nascoste
se tu solo mi guardassi negli occhi
mi sento sola qui e ho freddo qui
anche se non voglio morire
ma l'unico anestetico che mi fa sentire qualcosa uccide dentro
Non voglio avere paura
non voglio morire dentro solo per inspirare
sono stanca di sentirmi così intontito
il conforto esiste e lo trovo quando
sono tagliata
dolore
non sono sola
non sono sola
Non sono un estranea
no sono tua
con una rabbia storpiata
e delle lacrime che ancora colano dolorose
Non voglio avere paura
non voglio morire dentro solo per inspirare
sono stanca di sentirmi così intontita
il conforto esiste e l'ho trovato quando
sono stata tagliata.