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venerdì 6 novembre 2009

All that's left, in any case, is advertising space

Black is white
war is peace
the lost are found
supplication is a gift
love is hate
the many are one
there is no I.

1984 - George Orwell


Il Martini è entrato in circolo. Comincio. Non fermatemi.
Non ce la faccio più. Oggi si volta pagina. Ho cancellato gli scassacazzo da msn. Ho eliminato Jeckyll. Ho eliminato Fabio. Ho eliminato Marco. Tutta quella gente che può ledere alla mia salute. E appena qualcuno mi rivolge la parola elimino anche lui. Sono incazzata con il mondo. Voglio vivere. Lasciatemi in pace. Ho bisogno di un amico, un amico vero, con cui parlare e confidarmi. Ora c'è Miriam credo. Charlie. Il piccolo Charlie. Merda. Devo davvero smetterla di elemosinare le parole di compassione dagli altri. Let me fall. Ve lo chiedo per favore. Lasciatemi cadere. Devo cancellare tutto. Non riportarmi in vita quei fantasmi che ho chiuso in un cassetto lontano della mia memoria. Come hanno fatto gli altri, d'altronde. E tutto ciò che è stato lasciato, in ogni caso, è spazio vuoto. Il cuore domanda: "Cos'è che manca?". Perchè si sente male, molto male. Nemmeno le Lucky Strike compensano il male che ho dentro. Rabbia mista a rancore e desiderio di Vendetta. Proprio nella notte dopo il 5 novembre. V sarebbe orgoglioso di me. Ma si dà il caso che qui siamo tutti malati e dottori e non posso permettermi di stare male o di pensare alla vendetta senza pensare che farà male e colpirà chi non c'entra. Come sempre. E non basterà bere e fumare a cancellare tutto. Forse devo solo aspettare che tutto svanisca lentamente e che l'acqua torni cheta dopo la caduta della goccia.


Devo riprendermi.

martedì 7 luglio 2009

Tornando a casa

Fumare una Lucky Strike dopo una dura giornata di lavoro... correre in galleria e non pensare. Curve che seguono una strada che conosci a memoria, ma che ti sembra solcare per la prima volta. Uno stato di estasi nel vento che ti accarezza il viso... sono le 20.30, è solo l'inizio di una serata a basso volume... ma cos'è? E' semplice scazzo. No. E' troppo difficile giustificarla in questo modo. Non sarebbe giusto. Diamo a Cesare quel che è di Cesare. Ho bisogno di quel profumo che mi ha accompagnato l'altra notte. Ho bisogno di quella spinta che mi ha condotta fino qui. Ho bisogno di un motivo per alzarmi dal letto domattina... ma quasi quasi non mi serve. Dormirò quanto sarà necessario per cancellare il catrame dal tabacco. Nel mio piccolo mondo ho bisogno di vedere il sole sorgere e non "solo se conviene" come cantano gli Afterhours: il sole voglio vederlo ogni mattina. E non so davvero come cacciare le nuvole.

venerdì 28 novembre 2008

10 pacchetti di Lucky Strike, una busta di drum sul comodino e Dylan Dog


Che serata, ragazzi.
Ho il serio bisogno di ridere. Non sopporto le persone che ridono solo per farti contento... una manifestazione gratuita di falsità non richiesta... bah.
Ho anche bisogno di staccare dalla routine. Ogni anno, a novembre, mi sento irrimediabilmente stanca. Annoiata. E cerco un modo per scappare. Ma Lillie (nella fig.) ha ragione. Non voglio realmente fuggire. Vorrei solo l'impressione che stia cambiando qualcosa.
Domani andrò al concerto di Caparezza alla Casa della Musica a Napoli... al 95% da sola, senza amici nè compagno. Tutti mi chiedono: "Oddio, un concerto da sola??? Non ti annoi??? E (soprattutto) IL TUO RAGAZZO NON TI DICE NIENTE???". A prescindere dal fatto che un concerto che sia da soli o in compagnia sempre un concerto è. Ci vado per Capa. E sbaverò lo stesso, senza "correre il rischio" di annoiarmi. Si dà il caso, punto secondo, che IL MIO RAGAZZO non voglia venire. Perchè dovrei rinunciare a vedermi un concerto perchè lui non vuole accompagnarmi? Ma poi cosa dovrebbe dirmi? Si dovrebbe incazzare perchè questo sabato lo lascio con tutti i miei amici, mentre io sto a vedermi uno dei miei cantanti preferiti??? Cristo, vado a sentirmi buona musica, non a battere i marciapiedi!
In tutto ciò ho completato la serie da 10 delle Lucky Strike edizione limitata e mi sento abbastanza realizzata. Il drum è di Jeckyll e mia mamma è convinta che lo fumi io. Non avrebbe tutti i torti se non fosse che a me il drum non piace tantissimo e, soprattutto, se non è già pronto non lo fumo (perchè non lo so fare).

Bah... sopravviverò domani sola soletta a Napoli senza quell'eroe del mio ragazzo?