domenica 30 novembre 2008

Sono un fottuto nostalgico... non mi riprenderò mai.

Stamattina mischio l'Orzoro con l'Ovomaltina e me la bevo amaro come il Petrus, indeciso se indossare un jeans Pooh o un jeans Jesus, metto un Wrangler, poi leggo i Peanuts di Linus, esco con calma, pago lo Zagor con la moneta romana dell'Ergo Spalma; come Fred vado dalla mia Wilma, la sogno su di un amaca all'ombra di una palma. La mia macchina? 131 Supermirafiori. Nello stereo: "Un corpo e un anima" di Wess e Dori Ghezzi. In giro vedessi che prezzi, mamma santa, un Dalek a lire 150. Ho un Settebello nei miei panta a zampa anni '70 e tanta voglia di metterla a novanta, questa vita molto bassa passa, e guai a chi non se la spassa mai. Mai, mai e poi mai riproverò questi brividi, mai e poi mai riproverò cose simili. Mai e poi mai le elimini, aiuto, sto diventando come Limiti! Sarà il cavallo che solletica il fringuello, saranno certe foto sul Monello che mi fanno Intrepido, mi sento fico quando faccio centro, amore ti ho portato il Rosso Antico, diamoci dentro! Che più si aspetta più i tempi si fanno cupi. Rimpiango Sandokan sul Cinevisor Mupi, i lupi di Fabuland, i Lego, i Trasferelli, le scatole di Silvan e di Tony Binarelli; Bontempi quelli degli organetti che soffiavano motivi validi, Adica pongo che si fanno morbidi tra le mie mani, richiami così vicini da non apparire più lontani, in una spirale verso il disastro, una Girella nella bocca del Golosastro, uno strazio, Topo Ignazio buttami un mattone sulla testa che questa nostalgia non passa mai. Mai, mai e poi mai riproverò questi brividi, mai e poi mai riproverò cose simili. Mai e poi mai le elimini, aiuto, sto diventando come Limiti! Va bene, ora c'è l'Eurostar ma prima c'era il Lima, amavo gustarmelo in vetrina, shokkato, la stessa che una volta ho appannato col fiato quando hanno esposto il calcio-balilla calamitato. Erano gli anni dell'acciaio Inox, ogni bambino sullo spazzolino aveva il Paperino's. Chi non sa cos'è ne resta fuori, chi non sa che Ariel "fredda lo sporco e accarezza i colori" non capisce, che siamo peggiorati tanto che te ne vergogni, che Migliorati sono solo "bambole dei sogni", che muori per trattori ed animali, che il Dolce Forno può fare pure le torte nuziali. Ridi pure ma la situazione è tragica per chi è convinto che la maglieria sia magica, nessuna logica mi salva, sai,sono un fottuto nostalgico, non mi riprenderò mai. Mai, mai e poi mai riproverò questi brividi, mai e poi mai riproverò cose simili. Mai e poi mai le elimini, aiuto, sto diventando come Limiti!

I'm back



CAPAREZZA!!!


venerdì 28 novembre 2008

10 pacchetti di Lucky Strike, una busta di drum sul comodino e Dylan Dog


Che serata, ragazzi.
Ho il serio bisogno di ridere. Non sopporto le persone che ridono solo per farti contento... una manifestazione gratuita di falsità non richiesta... bah.
Ho anche bisogno di staccare dalla routine. Ogni anno, a novembre, mi sento irrimediabilmente stanca. Annoiata. E cerco un modo per scappare. Ma Lillie (nella fig.) ha ragione. Non voglio realmente fuggire. Vorrei solo l'impressione che stia cambiando qualcosa.
Domani andrò al concerto di Caparezza alla Casa della Musica a Napoli... al 95% da sola, senza amici nè compagno. Tutti mi chiedono: "Oddio, un concerto da sola??? Non ti annoi??? E (soprattutto) IL TUO RAGAZZO NON TI DICE NIENTE???". A prescindere dal fatto che un concerto che sia da soli o in compagnia sempre un concerto è. Ci vado per Capa. E sbaverò lo stesso, senza "correre il rischio" di annoiarmi. Si dà il caso, punto secondo, che IL MIO RAGAZZO non voglia venire. Perchè dovrei rinunciare a vedermi un concerto perchè lui non vuole accompagnarmi? Ma poi cosa dovrebbe dirmi? Si dovrebbe incazzare perchè questo sabato lo lascio con tutti i miei amici, mentre io sto a vedermi uno dei miei cantanti preferiti??? Cristo, vado a sentirmi buona musica, non a battere i marciapiedi!
In tutto ciò ho completato la serie da 10 delle Lucky Strike edizione limitata e mi sento abbastanza realizzata. Il drum è di Jeckyll e mia mamma è convinta che lo fumi io. Non avrebbe tutti i torti se non fosse che a me il drum non piace tantissimo e, soprattutto, se non è già pronto non lo fumo (perchè non lo so fare).

Bah... sopravviverò domani sola soletta a Napoli senza quell'eroe del mio ragazzo?

lunedì 24 novembre 2008

Il Saggio Benni

Quanti cristi inchiodati a una sedia o a un letto la gente scavalca, per inchinarsi a un cristo di legno. Quanti sacrifici dimenticati, per ricordarne uno. Se mi facessero entrare in una chiesa, griderei: smettete di guardare quell'altare vuoto. Adoratevi l'un l'altro.

Il poker si gioca in quattro, oppure in tre col morto, o anche meglio in tre col pollo.

Le idee sono come le tette: se non sono abbastanza grandi si possono sempre gonfiare.

La vita di un puntuale è un inferno di solitudini immeritate.

Passiamo metà della vita a deridere ciò in cui gli altri credono, e l'altra metà a credere in ciò che altri deridono. Ricordo che erano tempi difficili ma io ero, per qualche strana ragione, felice.

Una notte un uomo si svegliò in mezzo al deserto, senza sapere quanto aveva camminato, né perché.
Quando l'ultima nuvola scivolò via dalla luna, l'ombra dell'uomo si allungò come se sgorgasse dalla terra. Un filo d'acqua scorreva tenace nel greto screpolato del fiume, e non faceva più rumore di un respiro.
Alla nota del fiume si accordò un altro suono. L'uomo, con un bastoncino, batteva sul fango secco. Quel rumore ritmico, il pulsare di un cuore, richiamò qualcuno.

sabato 22 novembre 2008

Follia

Questa cazzo di Coca Cola, con queste cazzo di sottilette a queste cazzo di 00.21.

Merda.
Mi sento una fallita. Sto su Netlog ad aspettare che qualcuno mi commenti le foto. Ma si, buttiamoci via. Cosa vuoi che sia, ci sei solo dentro, pagati il tuo conto e pensaci tu... e bravo a Ligabue che sa sempre cosa dire. Io non ho più un cazzo da dire. Sono qui, scrivo, penso a Buko, penso che la cirrosi epatica lo ha condotto a varie riflessioni sulla propria vita e penso a quelle autrici di merda che si fanno i soldi con Harmony. Per carità, nulla contro Harmony, ma che cazzo, la letteratura del 2000 è questa. Sciacqua e sgasata. Come questa cazzo di Coca Cola. Dannata multinazionale arrapante. E' questo che ci manca. L'idea geniale. Si crea un cazzo di succedaneo sostitutivo di questa merda, ci si fa soldi a palate, si molla tutto e si va in America. A fare che poi? Non lo so, ma tutti vanno in America e ci vado anch'io. Ma siamo dei fottutissimi stronzi, perchè non abbiamo nessuna idea geniale. E beviamo Coca sgasata. Chissà perchè. Siamo troppo stanchi per essere felici.
Sto vomitando parole come se nulla fosse, ed io che stasera volevo ricominciare a scrivere di V e delle sue avventure. Merda.
Che cazzo scrivo a fare? V è solo una speranza. Un ricordo che vuole restare acceso. Una fiamma spenta. Perchè tutti siamo fiamme spente. Meglio bruciare che spegnersi lentamente. E' di Kurt? Boh, me ne fotto. Onore a te, che hai detto questa frase. Onore anche a quello che nel deserto urlava CAVALCA IL SERPENTE strafattissimo di acidi. Lui è uno che sapeva tutto, che voleva morire e ce l'ha fatta. Bravo. E' bello vedere realizzarsi i propri sogni. Che schifo.
Questa rosa rossa è diventata insopportabile. Non appassisce. Se ne frega di questo cazzo di tempo che passa. Stronza, appassisci. Meno male che c'è ancora il mio Cacchiotus. Lui si che mi capisce. Parlare con le piante è terapeutico (per le piante).
Patologico per gli esseri umani, ma vabbè, sto pur sempre scrivendo a gente invisibile nel cuore della notte cose senza senso perfettamente in grado di intendere e volere. Tanto da avere quella cazzo di voglia di urlare che non ho mai messo in atto. Quella di uscire e AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHH!
Polizia, carabinieri, tarantelle insomma.
Cazzo,
Voglio vivere.
Come si deve.
Sto arrancando e non mi sta bene. Fanculo.

Notte.

venerdì 21 novembre 2008

Notte dell'amore insonne

Notte alta, noi due e la luna piena;
io che piangevo, mentre tu ridevi.
Un dio era il tuo scherno; i miei lamenti
attimi e colombe incatenate.

Notte bassa, noi due. Cristallo e pena,
piangevi tu in profonde lontananze.
La mia angoscia era un gruppo di agonie
sopra il tuo cuore debole di sabbia.

L'alba ci ricongiunse sopra il letto,
le bocche su quel gelido fluire
di un sangue che dilaga senza fine.

Penetrò il sole la veranda chiusa
e il corallo della vita aprì i suoi rami
sopra il mio cuore nel sudario avvolto.

Federico Garçia Lorca

mercoledì 19 novembre 2008

Having no emotions

Distruggo ciò che amo. Come sempre. Spero che non sia tutto finito. Sto malissimo. Che imbecille. Cristo santo, devo lasciarti perdere. Sennò non ne usciamo più. Questa dannata rosa stenta ad appassire, ogni volta che la guardo penso a te e penso a quanto sarà difficile cominciare a disinnamorarmi di te. O tantomeno a rendermi conto che non viviamo l'uno per l'altra. Ci facciamo compagnia. Eh, si, come Biagio Antonacci. Con la differenza che mi distruggerò. Dannato Jovanotti e dannate canzoni azzeccate. Ti odio, amore mio. Perchè ci sono caduta ancora una volta. Sempre allo stesso modo. Mi sono innamorata. E ora ne pago le conseguenze.

Giorni liberi non ne ho
davvero
giorni che io posso stare anche un'ora senza te
il mio amore è una storia a tempo pieno
24 ore 7 giorni 12 mensilità
posso stare in apnea due minuti
dopo tre secondi muoio se io non respiro te
posso digiunare un giorno o anche tre
ma non posso stare un'ora senza che io mangi te
che è successo non lo so
cha mi hai fatto non lo so
so soltanto che se te ne vai io morirò
che è successo non lo so
cha mi hai fatto non lo so
so soltanto che se non ci sei
io morirò d'amore

sono mela e me ne sto sul ramo
ma se non mi cogli in tempo cado a terra e marcirò
sono spina e me ne sto sul muro
ma non servo a niente se tu non mi dai elettricità

che è successo non lo so
cha mi hai fatto non lo so
so soltanto che se te ne vai io morirò
che è successo non lo so
cha mi hai fatto non lo so
so soltanto che se non ci sei
io morirò d'amore

la mia vita pende giù da un filo
e quel filo è dipendente dall'amore tuo per me
se pesassero il mio cuore al kilo
scoprirebbero che pesa esattamente come te

che è successo non lo so
cha mi hai fatto non lo so
so soltanto che se te ne vai io morirò
che è successo non lo so
cha mi hai fatto non lo so
so soltanto che se non ci sei
io morirò d'amore

martedì 18 novembre 2008

Sex - Negrita

Fare sesso nascosti in un cesso
fumarsi una Marlboro dopo l'amplesso
oppure farlo in macchina di fianco alla strada
buscarsi un raffreddore male che vada
sentirsi un po' animali, un po' primitivi
sentire che respiri, sentire che vivi

E convincere i tuoi ad andare in vacanza
spedirli un giorno al mare e farlo in ogni stanza
provare le ricette, collaudare la cucina
usare la Nutella, usare la farina
guardare il suo corpo, scoprirne la forma
sentire dei passi... qualcuno che torna...

Fare sesso, succhiarne la polpa
e via la vergogna e i sensi di colpa
sdraiarsi sulla sabbia, rotolarsi nel fango
carezzarle le gambe, improvvisarsi in un tango
annusarle la pelle, scoprirne l'odore
passare dal sesso a fare l'amore....

E altro che l'America
altro che la musica
quando sei selvatica
altro che l'America

E vivere una notte lunga una vita
avere il suo profumo ancora tra le dita
svegliarsi affamati e rifarlo per ore
passare dal sesso a fare l'amore....

E altro che l'America
altro che la musica
quando sei selvatica
altro che l'America

lunedì 17 novembre 2008

Premonizioni


(15.09) Jeckyll (Sunday:ehilà icrintola
(15.09) (A) Vix - (sn) Snail:icrintola???
(15.10) Jeckyll (Sunday:(si l'icrintola è un nuovo animale uscito dalla mia immaginazione)
(15.10) (A) Vix - (sn) Snail:ahah
(15.10) Jeckyll (Sunday:dovrebbe essere una specie di ragno
(15.10) (A) Vix - (sn) Snail:uhm
(23.56) Vix:buonanotte zunfico
(23.56) Jeckyll (Sunday:si deve fare quel che si deve fare, disse qualcuno ahah
vedremo
speriamo bene ahah
(23.56) Vix:eheh
(23.56) Jeckyll (Sunday:che è il zunfico?
uno nuovo?
(23.57) Vix:sisi
(23.57) Jeckyll (Sunday:wa figo
e come è fato?
(23.57) Vix:ha gli occhi
le ali
le zampe
la proboscide
due code
(23.57) Vix:e una vanga
(23.57) Jeckyll (Sunday:ah ok
vabè buona notte
(23.58) Vix:e un cavatappi
notte
Fricus
(14.29) Jeckyll (l'uomo:a che ora la vengo a prendere signora?
(14.29) (A) Vix - Waiting:scegli tu Ambrogio... io avrei un certo languorino...
(14.29) Jeckyll (l'uomo:ehm...a casa non ci stanno i ferrero rocher, quindi mangiati na mela...


Avrei dovuto intuirlo allora... ecco a cosa sono andata incontro.
Noi resisteremo... a questa ondata di fine storie che sta invadendo il monumento.

domenica 16 novembre 2008

Se le porte della percezione venissero sgombrate, tutto apparirebbe all'uomo come in effetti è, infinito.


Il punto è che le porte della percezione, mio caro Will Blake, sono tutt'altro che spalancate. Fungono da filtri per i nostri occhi: se una persona ti "appende" pensi a stare male, non a divertirti con gli amici; in un locale vedi solo gente sgradita, e non i suddetti amici, percepisci lo spazio intorno come ostile, pentendoti di non aver chiuso la serata comodamente nel tuo letto, pensi solo a quello che VUOI percepire. Combattere contro la propria natura umana è uno sforzo che un uomo non può reggere, ma razionalizzare le percezioni renderebbe la vita più semplice al mondo intero. L'istinto distrugge le cose. Il raziocinio tende a renderle migliori, ma solo per una questione di amor proprio: homo homini lupus, diceva il caro Hobbes. Bravo. Ci sono voluti 1500 anni per arrivarci: Caino contro Abele, Dio contro Lucifero, Edipo che ce l'aveva un po' con tutta la famiglia. E questo genio viene a dire RAGAZZI, ATTENZIONE! SE VI ABBASSATE GUARDATEVI LE SPALLE, POTRESTE AVERE BRUTTE SORPRESE.
In teoria Hobbes ha ragione: siamo noi che siamo degli emeriti imbecilli. Dopo esempi di vite vissute e teorie varie sul rapporto umano, siamo ancora qui a farci ferire, a fidarci delle persone, a renderci la vita impossibile con le nostre stesse mani. Percezione o non percezione, sopravvivenza o vita tranquilla, l'uomo moderno non è solo ingenuo... è anche distratto... caparbio... anzi:
E' POP STRUNZ.
(per i non poliglotti "è veramente un pezzo di escremento")
Non basta soffrire. Non basta rendersi conto che ce lo stanno mettendo nell'entrata di servizio. Non basta sbatterci la testa, no, noi siamo inarrestabilmente cocciuti. Vogliamo stare male, perchè ci piace che ci si venga vicino a chiedere COME STAI? HAI BISOGNO DI QUALCOSA? VUOI CHE TI TENGA LA MANINA MENTRE FAI PIPì? Si, ci piace proprio sfruttare gli altri fingendo di stare male. Oh scusate, non si tratta di fingere. Si tratta di farsi male di proposito. Perchè sarebbe facile fare gli indifferenti, ma non ci porterebbe alcun vantaggio. Allora si, vai, piangiamoci addosso così qualcuno si accolla i nostri problemi e chi si è visto si è visto... abbiate il coraggio di affrontare la vita con le vostre mani una buona volta...

Buonanotte, gente.

sabato 15 novembre 2008

Dice il saggio...

L'amore ti fa bene... è il desiderio che ti uccide.


[Morgan]

venerdì 14 novembre 2008

Shock


Ho letto il blog della ragazza del mio ex.
Si sposano. Tra meno di due anni.

Beati loro che hanno le idee chiare.
Come fai, a 18 anni, a pensare TRA DUE ANNI MI SPOSO? Ma poi, cioè, se lui è l'uomo della tua vita... quante poche aspirazioni... 'abbè. Auguri.

mercoledì 12 novembre 2008

Carbonara's Friends


400 grammi di pasta.
3 persone.
Ore: 18.30 del 12-11-2008.

Che esperienza superlativa. Ho visto l'Iperuranio.

martedì 11 novembre 2008

Sleeping


E stare con te, aspettare il mattino, stringerti e sfiorarti piano... ti amo, Jeckyll.


Post Numero 200

domenica 9 novembre 2008

Sei mesi... ed appare Mister Hide

Cioè, siamo seri: il Jeckyll che conosco io non compra le rose. E questa posso giurare che me l'ha data lui... io dico che il mondo sta girando al contrario, ci sono tante cose che lo dimostrano, ma anche questo no... E MI HA PURE OFFERTO LA CENA!
Vabbè, ma una volta ogni sei mesi si può anche fare... è stato anche meno buzzurro del solito: ieri si è presentato in jeans (rigorosamente sani) e maglioncino del papy... io ero comunque vestita così


però lui non si è sentito troppo a disagio... meglio per lui. Abbiamo passato una bellissima serata, purtroppo non alla Dogana Golosa (che è stata ribattezzata DOGANA FANTASMA) ma al Gonzales, con tanto di battaglia navale, Fajoles Refritos e Chili.
Grazie ancora, Amore Mio!

giovedì 6 novembre 2008

Femmina come la pace... femmina come la guerra


Tienimi su la luce
fatti vedere meglio
fare l'amore o il sesso
qui non è più un dettaglio

sei arrivata apposta
come ci frega l'amore
dà degli appuntamenti
e poi viene quando gli pare

E andiamo verso
il giorno dei giorni
senza più limiti
il giorno dei giorni
fino a quel giorno, voi non svegliateci

tienimi su la vita
cosa combina l'amore
vivere i suoi effetti
e non sentirsi coglione
ogni minuto è pieno
ogni minuto è vero se ci sei

tutto da fare e niente da perdere
il giorno dei giorni
senza più limiti
il giorno dei giorni
attimi e secoli, lacrime e brividi

femmina come la terra
femmina come la guerra
femmina come la pace
femmina come la croce
femmina come la voce
femmina come sai
femmina come puoi
femmina come la sorte
femmina come la morte
femmina come la vita
femmina come l'entrata
femmina come l'uscita
femmina come le carte
femmina come sai
femmina come puoi

lunedì 3 novembre 2008

Un'amara presa di coscienza

Mi sono accorta di molte cose. Non voglio te la mattina al mio risveglio. Non penso a te prima di addormentarmi. Il mio primo sorriso aprendo gli occhi non è rivolto alla tua immagine. Non penso sempre a te. Credo che debba smettere di fare finta. Scusami.

domenica 2 novembre 2008

Sono un lupo, non chiamarmi Fido.


Dio, quanto mi manchi... il tuo profumo sulla pelle, quelle ore insieme passate saziandoci l'uno dell'altra... mi manchi... ti voglio ora... sono selvaggia. E solo tu sai come prendermi. Sono una lupa. E tu hai il mio guinzaglio. Prendimi e portami via.