Dunque, avevo giurato e spergiurato che non avrei fatto il resoconto di quest'anno, un po' per abbattere una tradizione inutile, un po' perché in realtà ho ben poco da dire; tuttavia, stasera sono particolarmente incline alla scrittura libera e senza senso e penso sia proprio il caso di cogliere l'occasione.
406 giorni dopo il mio ultimo intervento s'è capovolto il mondo? No, non ho ancora vinto al superenalotto, niente casa né matrimonio (per gli amanti del gossip). Cosa ho fatto negli ultimi 406 giorni?
Ho viaggiato con Chris per l'Italia, ho imparato a ballare la Rueda, ho lasciato Chris in primavera, ho conosciuto persone nuove, ho cantato per la prima volta con un gruppo musicale ad una serata, ho recuperato il rapporto con mia cugina Sabina, ho fatto una Spiaggiata, ho dormito sotto le stelle, ho sentito scuse assurde per combattere l'abbandono, ho fatto una vacanza con Bender a casa mia, ho visto tutto da altre prospettive, ho aperto la mente a nuovi orizzonti e fatto esperienze che mi hanno tolto il fiato. Ed ho trovato pure il tempo per laurearmi, pensate!!!
Poi ci sono le persone che hanno contribuito a far si che ciò accadesse:
- Gaetano, che nonostante attualmente sia cambiato e si sia trasferito mi ha mostrato il valore dell'amicizia;
- Davide, l'amico che si interessa e che non perde occasione per dirmene di tutti i colori:
- E, ovviamente, Beppe. Lui è stato al mio fianco in momenti che non riesco a dimenticare, mi ha fatto provare l'intera gamma di emozioni esprimibili dal genere umano, mi ha portato in luoghi sconosciuti senza muovermi da casa, mi ha fatta sentire importante, considerata, originale e senza precedenti. Non so se è questo quello che chiamano amore, ma con lui mi sento bene e, per quanto mi riguarda, è la cosa più importante.
Ci becchiamo l'anno prossimo.
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venerdì 25 gennaio 2013
Resoconto 2012
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venerdì 16 dicembre 2011
Resoconto 2011
Eccomi qui, dopo un anno e due giorni, a dare un resoconto di quel che questi 367 giorni sono stati per la mia complicata quanto piacevole esistenza.
Sono certa che chiunque troverà questo intervento potrà in qualche modo risentirsi per non essere stato citato o per esserci ma non con l'aspetto che intende trasmettere al mondo; tuttavia, sono qui a scrivere per me, e di quello che possiate pensare, sinceramente, mi interessa ben poco.
Negli ultimi 367 giorni devo dire che non ho vinto al superenalotto, non ho comprato una casa né ho contratto matrimonio, ma delle cose che c'erano lo scorso anno è rimasto ben poco. Sono sparite delle amicizie false e/o opportuniste, sono spariti i miei angosciosi pipponi mentali di tarda notte e sono spariti i tormenti dei miei ex. Ebbene si, ci sono voluti 367 giorni di duro lavoro (che mi è stato agevolato da una manciata di auguri di subitanea morte e qualche eventuale menata intellettualmente superiore) ma posso finalmente affermare che si tratta di un capitolo chiuso. Ho lavorato molto per me, per la mia città e per la relazione che ho intrapreso più di un anno e mezzo fa: il tutto con dedizione e nessuna voglia di desistere. Ho lasciato qualche cattiva compagnia (merito dei segnali d'allarme del mio fegato) ed ho approfondito quelle vecchie conoscenze che il tempo ha fatto maturare come del buon vino d'annata. Ho viaggiato un po' con Chris, abbiamo scoperto assieme il nostro territorio e posti del mio passato che credevo di aver perso. Ho sempre, assolutamente, voglia di continuare così. Quest'anno sono questi i miei buoni propositi. Mantenere salde le mie decisioni ed apprezzare sempre il buono in ciò che accade. Mi auguro tutto il bene di cui ho bisogno e lo auguro a chi mi è vicino e a chi, da lontano, ricorda ogni tanto che l'amicizia non si fa viva solo nei momenti difficili, ma va coltivata giorno dopo giorno.
E anche quest'anno ho detto la mia.
Sono certa che chiunque troverà questo intervento potrà in qualche modo risentirsi per non essere stato citato o per esserci ma non con l'aspetto che intende trasmettere al mondo; tuttavia, sono qui a scrivere per me, e di quello che possiate pensare, sinceramente, mi interessa ben poco.
Negli ultimi 367 giorni devo dire che non ho vinto al superenalotto, non ho comprato una casa né ho contratto matrimonio, ma delle cose che c'erano lo scorso anno è rimasto ben poco. Sono sparite delle amicizie false e/o opportuniste, sono spariti i miei angosciosi pipponi mentali di tarda notte e sono spariti i tormenti dei miei ex. Ebbene si, ci sono voluti 367 giorni di duro lavoro (che mi è stato agevolato da una manciata di auguri di subitanea morte e qualche eventuale menata intellettualmente superiore) ma posso finalmente affermare che si tratta di un capitolo chiuso. Ho lavorato molto per me, per la mia città e per la relazione che ho intrapreso più di un anno e mezzo fa: il tutto con dedizione e nessuna voglia di desistere. Ho lasciato qualche cattiva compagnia (merito dei segnali d'allarme del mio fegato) ed ho approfondito quelle vecchie conoscenze che il tempo ha fatto maturare come del buon vino d'annata. Ho viaggiato un po' con Chris, abbiamo scoperto assieme il nostro territorio e posti del mio passato che credevo di aver perso. Ho sempre, assolutamente, voglia di continuare così. Quest'anno sono questi i miei buoni propositi. Mantenere salde le mie decisioni ed apprezzare sempre il buono in ciò che accade. Mi auguro tutto il bene di cui ho bisogno e lo auguro a chi mi è vicino e a chi, da lontano, ricorda ogni tanto che l'amicizia non si fa viva solo nei momenti difficili, ma va coltivata giorno dopo giorno.
E anche quest'anno ho detto la mia.
martedì 14 dicembre 2010
A new shelter after one year
E' bello rispolverare i vecchi post più di un anno dopo... è tutto diverso, più luminoso. Il passato, ormai, è solo un velo di polvere.
giovedì 29 ottobre 2009
Granelli di te

Quegli occhi... alla luce del tramonto mi esploravano come se volessero prendermi. Le parole dette e poi quelle che ho nascosto... in quel caldo pomeriggio di mezza estate. Noi. Un po' di strada fatta insieme, sfiorandoci a malapena le mani... parlare di qualcosa, non ricordo neanche di cosa... e poi quelle labbra... le più belle labbra baciate da tutta la vita... le tue. Le mie mani e i tuoi capelli scompigliati dalla brezza estiva... il nostro piccolo segreto e il nostro grande amore.
lunedì 12 ottobre 2009
Solo con te
Arriverà qualcuno che si prenderà il mio posto
e allora io starò solo a guardare.
Mi metterò seduto con lo sguardo fisso su di te
perché ho imparato ad aspettare.
Sono due giorni che camminiamo tre metri sopra al cielo.
E proprio adesso che ci penso mi ricordo
quante volte non ti ho perso per un pelo ma.
Solo con te, ma tu,
non ho bisogno neanche di pensare
e svegliarsi la mattina,
con la voglia di parlare solo con te
e non è niente di speciale ma
questo mi fa stare bene, solo con te
sai cosa c'è ma cosa ci sta quando in fondo ad una storia
nessuno sa come andrà
tu mi spiazzi, ogni volta che mi guardi, mi parli persa nei tuoi traguardi
lo voglio fare davvero basta un attimo
lo voglio fare davvero se so che ti ho
non c'è situazione che spaventa,
solo con te quella voglia che ritorna.
Solo con te, ogni giorno ti trovo nel mio mondo se stai con me,
non c'è bisogno neanche di pensare e svegliarsi la mattina,
con la voglia di parlare solo con te
e non è niente di speciale ma questo mi fa stare bene,
solo con te solo con te, o
gni giorno ti trovo nel mio mondo se stai con me,
non c'è bisogno neanche di pensare.
Solo con te
e svegliarsi la mattina,
con la voglia di parlare solo con te
e non è niente di speciale ma
questo mi fa stare bene, solo con teSvegliarsi la mattina - Zero Assoluto
Svegliarsi la mattina ed avere te. Svegliarsi e scoprire il tuo messaggio della buonanotte. Passare con te giornate intere. L'ho scoperto solo ora.




Perchè ti amo, è questa la verità. Per quanto le cose possano essere andate storte, continuo a perdermi nei tuoi occhi, ad attendere ogni singolo istante che tu sia qui con me. Sto vivendo un periodo fantastico. Per la prima volta nella mia vita sono innamorata e felice di esserlo. Guardo al futuro con serenità perchè so che tu ci sarai. Sarai li a tenermi la mano e ad indicarmi la strada. Ed io ti seguirò.
Ti amo, Genn.
Tre mesi con te.
sabato 19 settembre 2009
The Butterfly Effect

Il Novilunio punta i riflettori sui rapporti interpersonali, sul matrimonio, sulle collaborazioni e sulle questioni legali. Fatti un esame di coscienza e vedi se è a causa del tuo atteggiamento che avverti sensazioni di solitudine o turbamenti emotivi. Questo è un gran giorno per affermare la tua autonomia e troncare quello che non va, così da non cadere in schemi di dipendenza che dovresti superare in futuro.Oroscopo del 18.09.09
L'Effetto Farfalla. Un battito d'ali può cambiare il corso degli eventi mutandone luoghi e significati. Ho capito il significato del mio tatuaggio. La farfalla. La V già sapevo. Perchè inconsciamente ho scelto la farfalla? Al diavolo le battutine. Le farfalle sono libere, non riesci a prenderle e incastrarle. Non hanno paura e sono silenziose, non fanno il minimo rumore, ma un solo battito d'ali potrebbe cambiare il mondo. Magari stasera non avrò salvato il pianeta, ma ho rimesso un pezzo del puzzle al suo posto. Ho incontrato Jeckyll. Abbiamo parlato, come due vecchi amici. Poco, in fondo gli ho pur sempre rovinato la vita, ma questo piccolo avvenimento ha fatto si che il mio quadro cominci a riprendere forma. Arriverà il momento che potrò appenderlo al muro, ma bisogna ancora lavorarci. Una Frasla Casuccio che mi chiede l'amicizia su Faccialibro spacciandolo per un errore dell'account non si può vedere. Ma questo Jeckyll inaspettato stasera mi ha messo di buonumore. Anzi, potrei dire che vederlo con Maria, l'ex ragazza di Ivo, mi ha messo di buonumore. E' una persona apposto. Ci voleva, insomma. Ed io mi godo il mio adorato Momo, ritornato per l'ennesima e speriamo definitiva volta nella mia vita. Insieme stiamo trascorrendo delle giornate all'insegna del libero e spensierato sentimento d'amore che ci lega l'uno all'altra. Stiamo bene.
E andiamo avanti.
martedì 14 luglio 2009
Quella che non sei
Sul blog ho pubblicato questa canzone.. Beh in realtà, l'ho pubblicata a te!
Questa è la mia "traduzione" o almeno come la percepisco...
Spero ti piaccia!
Quella Che Non Sei - Ligabue Feat Enzo
Io ti ho vista già, eri in mezzo a tutte le parole che Ti amo, TI AMO
non sei riuscita a dire mai. Voglio solo te!
Eri in mezzo a una vita che poteva andare ma 18-08-05
non si sapeva dove... ??-??-??
Ti ho vista fare giochi con lo specchio Pasquetta
e aver fretta di esser grande Londra
e poi voler tornare indietro quando non si può. "Rivoglio te"
Quella che non sei Felice
quella che non sei non sei Felice
ma io sono qua e se ti basterà ...
quella che non sei, non sarai Felice
a me basterà. Renderti felice
C'è un posto dentro te in cui fa freddo
è il posto in cui nessuno è entrato mai La tua anima
quella che non sei.
Io ti ho vista già eri in mezzo a tutte le tue scuse lala:
senza saper per cosa. Per un coglione [io]
Io ti ho vista già, eri in mezzo a tutte le parole che Ti amo, TI AMO
non sei riuscita a dire mai. Voglio solo te!
Eri in mezzo a una vita che poteva andare ma 18-08-05
non si sapeva dove... ??-??-??
Ti ho vista fare giochi con lo specchio Pasquetta
e aver fretta di esser grande Londra
e poi voler tornare indietro quando non si può. "Rivoglio te"
Quella che non sei Felice
quella che non sei non sei Felice
ma io sono qua e se ti basterà ...
quella che non sei, non sarai Felice
a me basterà. Renderti felice
C'è un posto dentro te in cui fa freddo
è il posto in cui nessuno è entrato mai La tua anima
quella che non sei.
Io ti ho vista già eri in mezzo a tutte le tue scuse lala:
senza saper per cosa. Per un coglione [io]
Eri in mezzo a chi ti dice "scegli": o troia o sposa. Tutti ti danno consigli
Ti ho vista vergognarti di tua madre [Veramente era la mia]
fare a pezzi il tuo cognome [Sempre il mio]
sempre senza disturbare che non si sa mai. Questa non c'azzecca!
Quella che non sei Felice
quella che non sei non sei Felice
ma io sono qua e se ti basterà ...
quella che non sei, non sarai Felice
a me basterà. Renderti Felice
C'è un posto dentro te che tieni spento
è il posto in cui nessuno arriva mai Il tuo cuore
quella che non sei.
Ti ho vista stare dietro a troppo rimmel Quando piangevi
dietro un'altra acconciatura eri dietro una paura Di rimanere sola
che non lasci mai.
Quella che non sei Felice
quella che non sei non sei Felice
ma io sono qua e se ti basterà ...
quella che non sei, non sarai Felice
a me basterà. Renderti Felice
C'è un posto dentro te in cui fa freddo La tua anima
è il posto in cui nessuno è entrato mai. ...
Quella che non... Sei... La mia vita!
Ti ho vista vergognarti di tua madre [Veramente era la mia]
fare a pezzi il tuo cognome [Sempre il mio]
sempre senza disturbare che non si sa mai. Questa non c'azzecca!
Quella che non sei Felice
quella che non sei non sei Felice
ma io sono qua e se ti basterà ...
quella che non sei, non sarai Felice
a me basterà. Renderti Felice
C'è un posto dentro te che tieni spento
è il posto in cui nessuno arriva mai Il tuo cuore
quella che non sei.
Ti ho vista stare dietro a troppo rimmel Quando piangevi
dietro un'altra acconciatura eri dietro una paura Di rimanere sola
che non lasci mai.
Quella che non sei Felice
quella che non sei non sei Felice
ma io sono qua e se ti basterà ...
quella che non sei, non sarai Felice
a me basterà. Renderti Felice
C'è un posto dentro te in cui fa freddo La tua anima
è il posto in cui nessuno è entrato mai. ...
Quella che non... Sei... La mia vita!
E' passato del tempo dal 31 ottobre 2008. Sono cambiate tante cose, con lui neanche ci parlo più. Ma mi ha indagato nel profondo. Ha saputo cogliere di me quegli aspetti e quelle sfumature che nascondo anche a me stessa. Questa Traduzione lo testimonia. E, nonostante tutto, lo ringrazio.
martedì 7 luglio 2009
Senza fretta ma senza sosta
E’ una notte maledettamente fredda
Cercando di immaginare questa vita
Mi prenderai per mano,
mi porterai in qualche posto nuovo?
Non so chi sei
Ma sono con te
Sto cercando un luogo
Sto cercando un viso
Non c’è nessuno qui, lo so
Perché sta andando tutto storto
E tutto è confuso
E a nessuno piace stare solo
Avril Lavigne - I'm with you [traduzione]
Non so come mi sento. Stesa sul pavimento a guardare il soffitto. Mi sento vuota, come tanto tempo fa. Ho spezzato un altro cuore, ma non sento nessun senso di colpa, mi sembra quasi di stare bene. Ma non è così. A volte è meglio piangere, urlare e stare male piuttosto che in questo stato di apatia. Questa vita dove mi sta portando? Cosa devo fare per essere felice? Cosa devo essere per essere ciò che il mondo vuole? Cosa devo essere per essere ciò che tu vuoi? Perchè finora sono stata ciò che sono e non è andato bene per nulla. Sotto nessun punto di vista. Si, ho conosciuto te e tante persone fantastiche, ma ne ho perse altre mille. Non so che sto facendo, non so perchè mi sono fatta questo tatuaggio (che tra l'altro le farfalle manco mi piacciono)...
E adesso esco con Renato.
martedì 16 giugno 2009
Sarà che il mio cuore batte a ritmo di musica house?
Premetto:
questo post risale al primo maggio di quest'anno. Per vari motivi, fra cui Jeckyll, non ho pubblicato. Adesso l'ho ritrovato, sono libera di scriverlo e lo faccio semplicemente per rimettere i pezzi al loro posto.
No, è solo che faccio sempre gli stessi errori e non capisco quando è il momento di piantarla. Vorrei una sigaretta. Sto qui, con questa musica che batte il tempo e continuo a ballare. Invece di guardare tutto da lontano e fare cenni di approvazione o disapprovazione, mi metto in ballo. Rischio. E come sempre mi faccio male.
Perchè hanno tutti paura del secondo giro? Cos'è che li fa tirare indietro? Stasera indosserò il solito abito da cigno dopo il brutto anatroccolo, ma già so che non servirà. Per dimostrare cosa si perde al secondo giro. Perchè questa rabbia la sfogherò in un tacco 9. Perchè non sono tipa da lasciarsi snobbare senza problemi.

Cancellare. Spoonman on air. Conosci il tuo nemico, prima di batterti. Sarò leale. Senza imbrogli.
Questo posto mi piace. Ho sempre sognato di realizzare questa cosa: scrivere sola in un prato in compagnia della mia musica.
Oggi ho avuto quella che Tyler Durden definirebbe "un'esperienza di quasi vita". Un tuffo in acqua gelida, il cuore smette di battere e riprende dopo un po'. Pensavo di morire. Invece sono ancora qui.
Ebbene, questa è la cronaca di un pomeriggio trascorso a pensare di aver deluso ed essere rimasta delusa. Questa è la Valeria che devo lasciare qui. La nuova Valeria vuole amare col cuore, non con il corpo. Ed ha trovato qualcuno che può insegnarle come si fa.
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sabato 18 aprile 2009
La brezza di Aprile porta consiglio

Un po' di buon vento primaverile. Ci voleva una boccata d'aria. Finita la lunga apnea in cui mi sono calata, sono libera di respirare.
Questo clima mi ricorda quel sorriso... quelle corse nei pomeriggi di scuola e di Noi. Le interrogazioni, la tesina da preparare, i motorini parcheggiati sotto il portico, le pietre nelle pieghe dei pantaloni, i gelati da Konò, il bowling, le uscite (le PRIME uscite) in macchina. Il 30 sarà un anno da quando ho preso la patente (e ancora non so guidare).
E tu sei ancora qui, accanto a me, con lo stesso sorriso. Sei cresciuto, sei cambiato, hai fatto delle esperienze che ti hanno segnato, in un modo o nell'altro, eppure continui, con la stessa perseveranza, a rendermi felice giorno dopo giorno. Vorrei fermarmi qui. STOP. Questa è la mia vita. Se domani per me il sole continuerà a splendere sarà solo merito tuo.
Ti amo, Federico.
mercoledì 15 aprile 2009
Mrs Hyde
Come è possibile che la gente si sia rincoglionita da un giorno all'altro? Vi si sta terremotando il cervello? Cosa cacchio vi gira nella boccia?
Non capisco. Non so cosa succede. Forse è che sta davvero finendo tutto. O forse è solo l'Apocalisse. Tsk, se così fosse arriverebbe al momento giusto.
Vorrei solo, in quel momento, avere in mano una Carlsberg. Ed una Lucky Strike. Il prezzo della felicità. Ho smesso di fumare. Anche quel poco di vizietto sta andando perdendosi, spero. Ho bisogno di stare bene: Vix autista designata della Domenica Sera allo Schwartzwald. Questa è bella. Ma è la triste realtà. Ho salvato la vita di tre persone. Ed il mio fegato. Guidando la Jeckyll's Mobile. Chi l'avrebbe mai detto...
Ora mi trovo, come ogni patetica sera, davanti al pc, incazzata come una iena per il solito Enzo, ad analizzare i pro ed i contro di questo rapporto.
Paura di cadere nei soliti Deja-vu, quelli che mi hanno portato fin qui, ad essere sempre al punto di partenza, senza mai capire qual è la fine reale, commettendo sempre gli stessi errori, tornando sempre sui miei passi, ed ogni volta pentendomene. Vorrei riuscire a dire basta una volta per tutte. Perchè sono così poco convinta delle mie scelte? Già so, una volta chiuso con Enzo passerà del tempo, uno dei due tornerà con la coda tra le gambe e saremo entrambi di nuovo pronti a farci del male a vicenda. Sempre le stesse scene. Play, rewind e di nuovo play. E di nuovo rewind. Cosa può impedire tutto ciò? Io potrei. So che potrei. Ma per quanto? Quando tornerà per l'ennesima volta a piangere da me dicendomi che gli manco, come farò a sbattergli la porta in faccia?
Magari potrei pensare a tutte le volte che la porta in faccia me l'ha sbattuta lui. Non cambierebbe, sono cocciuta, lo farei accomodare di nuovo e gli offrirei il caffè. Sono fatta così. L'ho fatto con tutti coloro che mi hanno fatto del male. Sono finita a fare il tappetino, a chiedere scusa pur essendo la parte lesa, a dimenticare le lacrime facendo pace ed accettando situazioni scomode.
Ma un altro modo c'è: Jeckyll. Se lui riuscisse a convincermi di essere superiore a tutto ciò, se riuscisse a farmi vivere solo del suo respiro, se riuscisse a fare della sua vita la mia vita... non avrei possibilità di pensare ad Enzo e a come rovinarmi la vita. Avrei davvero solo e soltanto Jeckyll.
O forse dovrei solo dire basta. A tutto e a tutti. E farla finita una volta per tutte.
Non capisco. Non so cosa succede. Forse è che sta davvero finendo tutto. O forse è solo l'Apocalisse. Tsk, se così fosse arriverebbe al momento giusto.
Vorrei solo, in quel momento, avere in mano una Carlsberg. Ed una Lucky Strike. Il prezzo della felicità. Ho smesso di fumare. Anche quel poco di vizietto sta andando perdendosi, spero. Ho bisogno di stare bene: Vix autista designata della Domenica Sera allo Schwartzwald. Questa è bella. Ma è la triste realtà. Ho salvato la vita di tre persone. Ed il mio fegato. Guidando la Jeckyll's Mobile. Chi l'avrebbe mai detto...
Ora mi trovo, come ogni patetica sera, davanti al pc, incazzata come una iena per il solito Enzo, ad analizzare i pro ed i contro di questo rapporto.

Magari potrei pensare a tutte le volte che la porta in faccia me l'ha sbattuta lui. Non cambierebbe, sono cocciuta, lo farei accomodare di nuovo e gli offrirei il caffè. Sono fatta così. L'ho fatto con tutti coloro che mi hanno fatto del male. Sono finita a fare il tappetino, a chiedere scusa pur essendo la parte lesa, a dimenticare le lacrime facendo pace ed accettando situazioni scomode.
Ma un altro modo c'è: Jeckyll. Se lui riuscisse a convincermi di essere superiore a tutto ciò, se riuscisse a farmi vivere solo del suo respiro, se riuscisse a fare della sua vita la mia vita... non avrei possibilità di pensare ad Enzo e a come rovinarmi la vita. Avrei davvero solo e soltanto Jeckyll.
O forse dovrei solo dire basta. A tutto e a tutti. E farla finita una volta per tutte.
*La foto dal film "Femme Fatale" di Brian De Palma
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lunedì 13 aprile 2009
Sarebbe stato meglio vederti agonizzare, che salvarti e stare male
E' quasi un anno. Sono innamorata, pensandoci.
Perchè continuare a pensare inutilmente a chi cerca di turbare la mia vita perfetta?
Perchè mi viene naturale rovinare le cose belle. Ho rivisto questa foto.
E' così difficile pensare che sia passato così tanto tempo... ne sono cambiate di cose, ma mi sono resa conto che solo lì era facile essere me. Avevo ancora i miei splendidi capelli, avevo l'amore, avevo gli amici, buona musica e serate spensierate.

Questo bacio è un bacio vero. Sincero. Voluto.
Non riesco più ad apprezzare le piccole cose. Ieri abbiamo parlato. Sono "Strana, mi comporto in maniera diversa dal solito, nervosa e scazzata". Si, Jeckyll, hai ragione: sono diversa. Ho un vuoto dentro. Avevo un amico. Avevo un'esistenza tranquilla. Ora sono in guerra. Prima combattevo contro i nemici, ora contro i mulini a vento. Posso sprecare lacrime e grida. Non servirà. Jeckyll, se n'è andato. Ed io non posso farci nulla. Identifico in questo mulino la mancanza che sento. E' colpa sua se ora non ho più un amico con cui parlare. E' colpa sua se mi sono fidata di una persona ignobile. E' colpa sua se sto male con te. E senza di te. E' sbagliato, me ne rendo conto, ma non posso farne a meno. E' IL MALE. Punto.
Oggi sono stata bene, però. Ho lasciato tutto fuori dalla porta e sono entrata a casa di Fluigi pensando positivo: nonostante la nostra Pasquetta sia andata a farsi fottere. Vedi, già è un passo avanti. Avrei potuto urlare in faccia ai Punkabbestia di lusso che nuotare nel fango faceva parte del gioco. Avrei potuto mollare gli altri e stare da sola sulla montagna per una "questione di principio". Invece mi sono piegata al volere altrui. Ho detto la mia ed ho accettato la sconfitta.
Sto arando il mio terreno. Non esco fuori dal seminato. Spero che non lo faccia qualcun altro.
Voglio cominciare ad essere sincera. Dire le cose come stanno. Cosa mi va e cosa non mi va. E magari mi metto apposto con la coscienza.
Perchè continuare a pensare inutilmente a chi cerca di turbare la mia vita perfetta?
Perchè mi viene naturale rovinare le cose belle. Ho rivisto questa foto.
E' così difficile pensare che sia passato così tanto tempo... ne sono cambiate di cose, ma mi sono resa conto che solo lì era facile essere me. Avevo ancora i miei splendidi capelli, avevo l'amore, avevo gli amici, buona musica e serate spensierate.

Questo bacio è un bacio vero. Sincero. Voluto.
Non riesco più ad apprezzare le piccole cose. Ieri abbiamo parlato. Sono "Strana, mi comporto in maniera diversa dal solito, nervosa e scazzata". Si, Jeckyll, hai ragione: sono diversa. Ho un vuoto dentro. Avevo un amico. Avevo un'esistenza tranquilla. Ora sono in guerra. Prima combattevo contro i nemici, ora contro i mulini a vento. Posso sprecare lacrime e grida. Non servirà. Jeckyll, se n'è andato. Ed io non posso farci nulla. Identifico in questo mulino la mancanza che sento. E' colpa sua se ora non ho più un amico con cui parlare. E' colpa sua se mi sono fidata di una persona ignobile. E' colpa sua se sto male con te. E senza di te. E' sbagliato, me ne rendo conto, ma non posso farne a meno. E' IL MALE. Punto.
Oggi sono stata bene, però. Ho lasciato tutto fuori dalla porta e sono entrata a casa di Fluigi pensando positivo: nonostante la nostra Pasquetta sia andata a farsi fottere. Vedi, già è un passo avanti. Avrei potuto urlare in faccia ai Punkabbestia di lusso che nuotare nel fango faceva parte del gioco. Avrei potuto mollare gli altri e stare da sola sulla montagna per una "questione di principio". Invece mi sono piegata al volere altrui. Ho detto la mia ed ho accettato la sconfitta.
Sto arando il mio terreno. Non esco fuori dal seminato. Spero che non lo faccia qualcun altro.
Voglio cominciare ad essere sincera. Dire le cose come stanno. Cosa mi va e cosa non mi va. E magari mi metto apposto con la coscienza.
domenica 8 marzo 2009
Solo questa canzone
...è quel che mi resta dopo due anni.
Hello
Can you hear me?
Am I gettin' through to you?
Hello
Is it late there?
There's a laughter on the line
Are you sure you're there alone?
Cause I'm
Tryin' to explain
Somethin's wrong
Ya just don't sound the same
Why don't you
Why don't you
Go outside
Go outside
Kiss the rain
Whenever you need me
Kiss the rain
Whenever I'm gone, too long.
If your lips
Feel lonely and thirsty
Kiss the rain
And wait for the dawn.
Keep in mind
We're under the same sky
And the nights
As empty for me, as for you
If ya feel
You can't wait till mornin'
Kiss the rain
Kiss the rain
Kiss the rain
Hello
Do you miss me?
I hear you say you do
But not the way I'm missin' you
What's new?
How's the weather?
Is it stormy where you are?
Cause I'm so close but it feels like you're so far
Oh would it mean anything
If you knew
What I'm left imagining
In my mind
In my mind
Would you go
Would you go
Kiss the rain
And you'd fall over me
Think of me
Think of me
Think of me
Only me
Kiss the rain
Whenever I'm gone too long
If your lips
Feel lonely and thirsty
Kiss the rain
and wait for the dawn
Kiss the rain
and wait for the dawn
Keep in mind
We're under the same skies
And the nights
As empty for me, as for you
If you feel
You can't wait till morning
Kiss the rain
Kiss the rain
Oooooohhhhh
Kiss the rain
Oooooohhhhh
Kiss the rain
Hello
Can ya hear me?
Can ya hear me?
Can ya hear me?
Can ya hear me?
Auguri amore mio.
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lunedì 2 febbraio 2009
Chi ha la nostalgia degli anni 90...

...quando il mondo era l'arca e noi eravamo Noè.
Ebbene si, Jovanotti a Radio DeeJay (nella foto), nell'aria le note di What is Love di Haddaway e in tv il Gabibbo e BimBumBam.
Mi sento nostalgica stasera. Dio, quanto tempo è passato. "Ti ricordi gli Hanson? E Ghost, con Demi Moore e Patrick come si chiama? ...si, vabbè, sono passati 15 anni..." 15 ANNI! QUANDO E' SUCCESSO??? Quando abbiamo smesso di piangere per Titanic e di ridere con Toy Story? Quando ci siamo persi l'ultimo Windows 95? Come si è passati da suonare nei Soundgarden a duettare con Timbaland? Dove sono finite le ragazze di Non è la Rai? ...al Grande Fratello... o a Uomini e Donne.
Che amarezza.
venerdì 9 gennaio 2009
Perchè sputi?
Luglio 2008, Vieste, ore 19 circa, sole che tramonta, appena tornati dalla doccia, Jeckyll, Domenico ed io. Noi che si pensa a come entrare tutti e tre in tenda per vestirci, con gli asciugamani zuppi e i capelli bagnati. Jeckyll fa il furbo. Entra, si leva l'asciugamano e, nudo, comincia a saltellare sul materassino. Io e Domenico ci guardiamo con aria di sufficienza, e guardiamo Jeckyll, che si difende dicendo: "Tanto mi conoscete entrambi...". E Domenico: "Ma vuj v'rit a chist...". E il pisello di Jeckyll che dondolava felice mentre saltellava. Certe cose non tornano più...
Una canzone d'amore per voi...
Una canzone d'amore per voi...
mercoledì 31 dicembre 2008
Facciamoci i conti
Che faccio, vado?
Ok, sono le 00.17 e siamo all'ultimo giorno dell'anno. Il 2008 è stato un anno intenso, ricco di gioie e dolori, ma chissà perchè sono sempre i dolori a restare sulla pelle. Va bene, miei cari lettori invisibili, provo ad essere ottimista.
Gennaio: preparativi per il mio compleanno e chiusura dei rapporti con la V B.
Febbraio: il mio compleanno a Bari con i miei amici e la festa a sorpresa al ritorno.
Marzo: Frasla rotola a Pasquetta, depressione post primo quadrimestre e rimpianti.
Aprile: Nancy.
Maggio: Jeckyll, la folle gelosia e il ritorno del Doctor Drum.
Giugno: giornate soleggiate, cadute col motorino e scenate varie. Inizio degli esami.
Luglio: fine degli esami, diploma, Vieste con Jeckyll e la fine di un'amicizia importante.
Agosto: rinascita sentimentale e ferragosto con Jeckyll a Bari.
Settembre: Kung Fu Panda, Punkreas al Caserta Rock Fest ed ammissione all'università.
Ottobre: inizio dei corsi, confessioni, digressioni e rose blu. Halloween alla Cueva.
Novembre: ricordi, rabbia, insonnia, rose rosse e Caparezza.
Dicembre: rimpianti, lampade hippie, Stefano e nervosismo represso. Amici che vanno via. Fine.
E questo era l'ottimismo. Ho bisogno di dormire almeno due giorni di seguito. Non sopporto questo intontimento che da un po' di tempo caratterizza le mie giornate... e forse, domani sera, non ci saranno nemmeno pandoro e lenticchie... che amarezza.
Ok, sono le 00.17 e siamo all'ultimo giorno dell'anno. Il 2008 è stato un anno intenso, ricco di gioie e dolori, ma chissà perchè sono sempre i dolori a restare sulla pelle. Va bene, miei cari lettori invisibili, provo ad essere ottimista.
Gennaio: preparativi per il mio compleanno e chiusura dei rapporti con la V B.
Febbraio: il mio compleanno a Bari con i miei amici e la festa a sorpresa al ritorno.
Marzo: Frasla rotola a Pasquetta, depressione post primo quadrimestre e rimpianti.
Aprile: Nancy.
Maggio: Jeckyll, la folle gelosia e il ritorno del Doctor Drum.
Giugno: giornate soleggiate, cadute col motorino e scenate varie. Inizio degli esami.
Luglio: fine degli esami, diploma, Vieste con Jeckyll e la fine di un'amicizia importante.
Agosto: rinascita sentimentale e ferragosto con Jeckyll a Bari.
Settembre: Kung Fu Panda, Punkreas al Caserta Rock Fest ed ammissione all'università.
Ottobre: inizio dei corsi, confessioni, digressioni e rose blu. Halloween alla Cueva.
Novembre: ricordi, rabbia, insonnia, rose rosse e Caparezza.
Dicembre: rimpianti, lampade hippie, Stefano e nervosismo represso. Amici che vanno via. Fine.
E questo era l'ottimismo. Ho bisogno di dormire almeno due giorni di seguito. Non sopporto questo intontimento che da un po' di tempo caratterizza le mie giornate... e forse, domani sera, non ci saranno nemmeno pandoro e lenticchie... che amarezza.
venerdì 19 dicembre 2008
Wrong way
Cosa mi succede? Io che parlo con Renato. Che gli dico che mi dispiace. E piango. Dopo tanto tempo. Ho l'impressione di aver sbagliato tutto, ma lui cerca di farmi cambiare idea. Mi dice finalmente quello che prova. Ricomincio a costruire il mio galeone, come Dylan Dog, pezzo dopo pezzo, ricordo dopo ricordo. Domande, risposte scontate e non. Mi mancava. Ma questa è la direzione sbagliata. Però è per il mio bene.
martedì 2 dicembre 2008
Storie di ordinaria follia
In questo momento sono esattamente quattro anni.
On Air: Us and Them dei Pink Floyd.
Quattro anni di esperienze, emozioni, di lacrime e sorrisi, di viaggi e cambiamenti.
Lara decise quel pomeriggio di andare a casa di Matteo. Qualche giorno prima andarono al cinema insieme ad altri amici... Veronica, una compagna di scuola di Lara, attratta da Daniele, indeciso tra l'enigmatica Veronica e la semplice Lara... e con Giulio, quello che, la sera stessa, dopo il cinema, diventò il suo ex ragazzo. Matteo aveva però un qualcosa che solo Lara aveva colto: degli occhi raggianti ed un senso dell'umorismo particolare. Dopo sms dolci e spiritosi decise quel pomeriggio, mentendo a sua madre, di andare a casa sua. Lo trovò più carino dei giorni passati. Andarono insieme in camera di Matteo, per sentire un po' di musica. Dopo aver visto che i gusti musicali erano particolarmente diversi, decisero di restare sul letto a parlare un po'. Dopo qualche minuto le loro mani erano vicine, e Lara cominciò a baciargli lentamente la guancia per poi scendere ed arrivare alla bocca. Matteo, imbarazzato, disse: "Devi scusarmi, ma non so baciare...". Lara lo accarezzò dolcemente e gli rispose: "Non preoccuparti... non è un problema!" E sorridendo tornò a baciarlo, sicura che in quel momento avrebbe finalmente deciso di innamorarsi.
Dopo quattro anni: Giulio lavora in un bar, alle dipendenze di suo padre. Veronica frequenta la facoltà di Biotecnologia, sola, single e con un 100 nel taschino. Daniele ci ha provato con lei svariate volte, si è successivamente innamorato di Lara che lo ha reso felice per svariato tempo, e successivamente gli ha distrutto l'esistenza svariate volte. Lara, dal canto suo, arranca tra l'università e l'esaurimento nervoso. E Matteo decide di sposarsi. L'anno prossimo. Con un'altra.
Tutti vissero felici e contenti.
With or without you.
On Air: Us and Them dei Pink Floyd.
Quattro anni di esperienze, emozioni, di lacrime e sorrisi, di viaggi e cambiamenti.
Lara decise quel pomeriggio di andare a casa di Matteo. Qualche giorno prima andarono al cinema insieme ad altri amici... Veronica, una compagna di scuola di Lara, attratta da Daniele, indeciso tra l'enigmatica Veronica e la semplice Lara... e con Giulio, quello che, la sera stessa, dopo il cinema, diventò il suo ex ragazzo. Matteo aveva però un qualcosa che solo Lara aveva colto: degli occhi raggianti ed un senso dell'umorismo particolare. Dopo sms dolci e spiritosi decise quel pomeriggio, mentendo a sua madre, di andare a casa sua. Lo trovò più carino dei giorni passati. Andarono insieme in camera di Matteo, per sentire un po' di musica. Dopo aver visto che i gusti musicali erano particolarmente diversi, decisero di restare sul letto a parlare un po'. Dopo qualche minuto le loro mani erano vicine, e Lara cominciò a baciargli lentamente la guancia per poi scendere ed arrivare alla bocca. Matteo, imbarazzato, disse: "Devi scusarmi, ma non so baciare...". Lara lo accarezzò dolcemente e gli rispose: "Non preoccuparti... non è un problema!" E sorridendo tornò a baciarlo, sicura che in quel momento avrebbe finalmente deciso di innamorarsi.
Dopo quattro anni: Giulio lavora in un bar, alle dipendenze di suo padre. Veronica frequenta la facoltà di Biotecnologia, sola, single e con un 100 nel taschino. Daniele ci ha provato con lei svariate volte, si è successivamente innamorato di Lara che lo ha reso felice per svariato tempo, e successivamente gli ha distrutto l'esistenza svariate volte. Lara, dal canto suo, arranca tra l'università e l'esaurimento nervoso. E Matteo decide di sposarsi. L'anno prossimo. Con un'altra.
Tutti vissero felici e contenti.
With or without you.
domenica 30 novembre 2008
Sono un fottuto nostalgico... non mi riprenderò mai.
Stamattina mischio l'Orzoro con l'Ovomaltina e me la bevo amaro come il Petrus, indeciso se indossare un jeans Pooh o un jeans Jesus, metto un Wrangler, poi leggo i Peanuts di Linus, esco con calma, pago lo Zagor con la moneta romana dell'Ergo Spalma; come Fred vado dalla mia Wilma, la sogno su di un amaca all'ombra di una palma. La mia macchina? 131 Supermirafiori. Nello stereo: "Un corpo e un anima" di Wess e Dori Ghezzi. In giro vedessi che prezzi, mamma santa, un Dalek a lire 150. Ho un Settebello nei miei panta a zampa anni '70 e tanta voglia di metterla a novanta, questa vita molto bassa passa, e guai a chi non se la spassa mai. Mai, mai e poi mai riproverò questi brividi, mai e poi mai riproverò cose simili. Mai e poi mai le elimini, aiuto, sto diventando come Limiti! Sarà il cavallo che solletica il fringuello, saranno certe foto sul Monello che mi fanno Intrepido, mi sento fico quando faccio centro, amore ti ho portato il Rosso Antico, diamoci dentro! Che più si aspetta più i tempi si fanno cupi. Rimpiango Sandokan sul Cinevisor Mupi, i lupi di Fabuland, i Lego, i Trasferelli, le scatole di Silvan e di Tony Binarelli; Bontempi quelli degli organetti che soffiavano motivi validi, Adica pongo che si fanno morbidi tra le mie mani, richiami così vicini da non apparire più lontani, in una spirale verso il disastro, una Girella nella bocca del Golosastro, uno strazio, Topo Ignazio buttami un mattone sulla testa che questa nostalgia non passa mai. Mai, mai e poi mai riproverò questi brividi, mai e poi mai riproverò cose simili. Mai e poi mai le elimini, aiuto, sto diventando come Limiti! Va bene, ora c'è l'Eurostar ma prima c'era il Lima, amavo gustarmelo in vetrina, shokkato, la stessa che una volta ho appannato col fiato quando hanno esposto il calcio-balilla calamitato. Erano gli anni dell'acciaio Inox, ogni bambino sullo spazzolino aveva il Paperino's. Chi non sa cos'è ne resta fuori, chi non sa che Ariel "fredda lo sporco e accarezza i colori" non capisce, che siamo peggiorati tanto che te ne vergogni, che Migliorati sono solo "bambole dei sogni", che muori per trattori ed animali, che il Dolce Forno può fare pure le torte nuziali. Ridi pure ma la situazione è tragica per chi è convinto che la maglieria sia magica, nessuna logica mi salva, sai,sono un fottuto nostalgico, non mi riprenderò mai. Mai, mai e poi mai riproverò questi brividi, mai e poi mai riproverò cose simili. Mai e poi mai le elimini, aiuto, sto diventando come Limiti!
domenica 26 ottobre 2008
Chiama i ricordi col loro nome*
"Ciao Vale! Prima non ti ho riconosciuto, ti sei tagliata i capelli, vero?"
Si, mio caro pezzo di cacca fumante, mi sono tagliata i capelli, ho un'auto, una vita meravigliosa e un ragazzo stupendo. Invidioso? No, mi hai snobbato per anni, perchè dovresti esserlo?! Provo ancora rancore. Perchè non capisci che non mi riavrai. Perchè mi continui a ferire. Perchè sei solo un coglione.
* Grazie a Fabrizio De Andrè
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