domenica 9 agosto 2009

Back to my bell of glass

Non ho più nemmeno il tempo di scrivere. Non che le mie giornate siano così ricche di ludiche attività formative, ma semplicemente perchè la mia connessione ad internet ha un tempo ed uno spazio limite. Ciò significa che sarò breve e concisa. Ho la congiuntivite e un po' di mal di gola. Non ho voglia di studiare. Non ho amici se non quelli presi in prestito dai miei cugini (che tra l'altro mi stanno facendo fare l'Ernesto della situazione). Mi manca Momo. Ma non torno a casa. Non vi dimostro che avete ragione. Mi sto disintossicando dalla vostra pazzia. Mangio. Scrivo solo poche frasi, prendo solo forti dosi, vivo male questa porca vita, spreco, piango. Il mio cuore l'ho lasciato morto, marcio, violentato. Rachele è la mia unica amica. Nella semplicità di una richiesta d'aiuto trovo il mio equilibrio con lei. Ovviamente si tratta della cantante dei Baustelle. Ma non c'entra. Seppur lontana, mi segue in quest'onda di brividi e malessere. Ho cominciato a sentire della musica strana per i miei gusti: Afterhours, Placebo, BlueVertigo. Ma il male è arrivato ora. Good Charlotte e Lost. Forse l'ossigeno che cercavo non esiste affatto.

L'ennesimo ritorno alla campana di vetro. Sempre peggio. Sempre più molecole di anidride carbonica.

Guardo i miei occhi dentro vetri rotti
l’immagine di un uomo senza identità
indosso maschere di cera e dentro reazioni di disordine e instabilità
Vorrei lasciare rotolare fuori da questa scatola tutta la verità.
Senza più limiti di spazio e tempo lasciarmi indietro questo inverno mio.
Io ti ti strapperò,
Io mi libererò di te.
Mi alzerò spegnerò quello schermo e
saprò dimostrare l’ opposto di quella realtà
che mi inganna e mi tenta e non mostra pietà
e così io potrò
Dirti quello che
Ora so di me
Darti quello che
Ora vive in me
I watch this world with the feeling
that i don’t have this straight inside of me anymore.
Dangerous eyes without limits
In front of these glasses it’s me now

Sulla mia pelle - Lost VS Good Charlotte

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