venerdì 20 marzo 2009

Favola

C'era una volta,
Un piccione viaggiatore in fiamme posseduto da Satana che volava emettendo il tipico verso del piccione moribondo, impaurito nell'osservare le sue ali andare velocemente a fuoco.
Successe, però, che Hitler, passando da quelle parti, gli buttò addosso un po' d'acqua minerale pensando: "Che piccione carino! Quasi quasi lo regalo ai Jackson Five!". Il piccione, contento di essere sopravvissuto, dovette immediatamente rendersi conto che a breve sarebbe stato costretto a ballare per l'eternità, per far guadagnare papà Jackson. Una volta sceso a terra dal suo tremendo volo da bersagliere il piccione si eresse e cominciò a ballare seguendo il ritmo di papà Jackson.
Hitler, che ormai si era affezionato al piccione (lo aveva anche battezzato GiorgioPino), decise di sottrarlo alla tirannia di papà Jackson e lo portò a fare i provini per gli Amici di Maria De Filippi.
Il piccione emozionato si presentò ai provini con un costumino nero tutto "alleccato alleccato". Non voleva deludere Hitler, il suo salvatore, e decise di ballare calmo col l'ala destra alzata verso il soffitto. Dopo aver ballato aspettò con ansia il verdetto dell'audizione e quando venne a sapere che aveva passato il provino abbracciò Hitler consolidando il loro rapporto ed ispirando Hitler a fare del piccione il simbolo del fascismo. Il loro legame fu minato dalla crudeltà di Maria De Filippi. Considerando la bravura del bipede contatto Moira Orfei e lo fece rapire per farne un fenomeno da circo. Inizialmente GiorgioPino trovo allettante l'ambiente del circo ed i suoi numeri erano sempre più richiesti: il suo asso nella piuma era il triplo salto mortale con atterraggio letale. L'ambiente del circo era magico, vi erano candele, lanterne, torce infuocate e le tigri saltavano in cerchi di fuoco. Una sera egli venne attratto da una forza oscura e gli tornò la voglia di darsi fuoco. Si trasformò in una Bestia di Satana e sbranò tutti: i Jackson Five, Maria e i suoi Amici, Moira Orfei e quel coglione di Hitler che aveva deciso di chiamarlo GiorgioPino.

Questa storia è basata su un'imbecillità reale. La scuola uccide, ma l'università distrugge.

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