C'era una volta,
Un piccione viaggiatore in fiamme posseduto da Satana che volava emettendo il tipico verso del piccione moribondo, impaurito nell'osservare le sue ali andare velocemente a fuoco.
Successe, però, che Hitler, passando da quelle parti, gli buttò addosso un po' d'acqua minerale pensando: "Che piccione carino! Quasi quasi lo regalo ai Jackson Five!". Il piccione, contento di essere sopravvissuto, dovette immediatamente rendersi conto che a breve sarebbe stato costretto a ballare per l'eternità, per far guadagnare papà Jackson. Una volta sceso a terra dal suo tremendo volo da bersagliere il piccione si eresse e cominciò a ballare seguendo il ritmo di papà Jackson.
Hitler, che ormai si era affezionato al piccione (lo aveva anche battezzato GiorgioPino), decise di sottrarlo alla tirannia di papà Jackson e lo portò a fare i provini per gli Amici di Maria De Filippi.
Il piccione emozionato si presentò ai provini con un costumino nero tutto "alleccato alleccato". Non voleva deludere Hitler, il suo salvatore, e decise di ballare calmo col l'ala destra alzata verso il soffitto. Dopo aver ballato aspettò con ansia il verdetto dell'audizione e quando venne a sapere che aveva passato il provino abbracciò Hitler consolidando il loro rapporto ed ispirando Hitler a fare del piccione il simbolo del fascismo. Il loro legame fu minato dalla crudeltà di Maria De Filippi. Considerando la bravura del bipede contatto Moira Orfei e lo fece rapire per farne un fenomeno da circo. Inizialmente GiorgioPino trovo allettante l'ambiente del circo ed i suoi numeri erano sempre più richiesti: il suo asso nella piuma era il triplo salto mortale con atterraggio letale. L'ambiente del circo era magico, vi erano candele, lanterne, torce infuocate e le tigri saltavano in cerchi di fuoco. Una sera egli venne attratto da una forza oscura e gli tornò la voglia di darsi fuoco. Si trasformò in una Bestia di Satana e sbranò tutti: i Jackson Five, Maria e i suoi Amici, Moira Orfei e quel coglione di Hitler che aveva deciso di chiamarlo GiorgioPino.
Questa storia è basata su un'imbecillità reale. La scuola uccide, ma l'università distrugge.
venerdì 20 marzo 2009
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